venerdì 21 gennaio 2011

Priorità

Ieri ho dovuto rinunciare a un lavoro per maggio, quando sarò all'ottavo mese. Io lavoro a contratto, ed è la prima volta che dico di no a un'offerta. Rifarei la stessa scelta, naturalmente, ma mi ha un po' turbato il mio primo impatto con i "limiti" di una gravidanza. Poi mi chiedo: mi rinnoveranno il contratto l'anno prossimo? o sceglieranno qualcuno che non si riproduce?
Nella stessa giornata ho saputo di un concorso in scadenza immediata, per un posto fisso dall'altro lato dell'Italia rispetto al mio. Le chance di vittoria per me sono praticamente nulle, ma vincere sarebbe anche più complicato: dove mi avvio con un bambino piccolissimo?
Finora ho vissuto in una dimensione ovattata, concentrata solo sulla mia pancia in levitazione e al sicuro tra le mura di casa. Questo duplice incontro/scontro di ieri con la realtà fuori dalla mia pancia mi fa preoccupare per il futuro. Io devo lavorare, per necessità economica e perchè voglio farlo, ma mi muovo in un ambiente disumano nel suo precariato spinto e nella sulla presentazione/ raccomandazione come regola. Ce la farò a combattere per me e a prendermi cura di mio figlio/a?

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