Parto naturale, latte materno, omogeneizzati fatti in casa, pannolini lavabili, vestitini di cotone biologico: da qualche anno a questa parte nel kit della mamma-perfetta non possono mancare queste e altre cose, tutto all’insegna della naturalità e del politically correct.
Bene, ho un annuncio: MI SONO SCOCCIATA!
Per carità, lungi da me insinuare che queste cose non siano il top del top e la scelta migliore per i propri figli. Ma non sono nemmeno qualcosa da perseguire a tutti i costi, né da difendere accanitamente come spesso succede. Sono scelte che ogni mamma fa responsabilmente, in un senso o nell’altro, ma con la differenza che se si decide di fare vita-biologica ci sono ole e applausi, mentre se cede ai prodotti di scienza e tecnica ci si deve giustificare anche con il salumiere (esempio tratto da vita vissuta).
Fino agli anni ’90 è stata tutta una corsa verso gli stili ‘artificiali’, commettendo senz’altro molti errori, e oggi siamo all'eccesso opposto: siamo nel XXI secolo e ci si aggrappa a idee idilliache di una vita pre-moderna all’insegna della natura, puntando il dito contro i risultati dell’orrido progresso. Ti (mi) imbottiscono la testa con il concetto che tutto dev’essere più semplice e naturale possibile e poi ti trovi di fronte alla realtà.
Fino agli anni ’90 è stata tutta una corsa verso gli stili ‘artificiali’, commettendo senz’altro molti errori, e oggi siamo all'eccesso opposto: siamo nel XXI secolo e ci si aggrappa a idee idilliache di una vita pre-moderna all’insegna della natura, puntando il dito contro i risultati dell’orrido progresso. Ti (mi) imbottiscono la testa con il concetto che tutto dev’essere più semplice e naturale possibile e poi ti trovi di fronte alla realtà.
Il parto. Per anni c’è stato un uso selvaggio del cesareo, soprattutto in Italia e in particolare nella mia regione. Assolutamente deprecabile. Per questo negli ultimi tempi, almeno in ospedale si è diventati più severi: al cesareo si ricorre solo se necessario, e fin qui va bene. Qui da me c’è proprio una direttiva regionale che impone severe limitazioni al cesareo soprattutto per le primipare. E va bene, niente da dire. Al corso pre-parto ci (mi) hanno fatto una testa così sul parto naturale e tutte le cose brutte legate al cesareo.
Se non avessi avuto un cesareo d’urgenza dopo sole (!) otto ore di travaglio, mia figlia non sarebbe uscita viva dal mio corpo. Mi vengono i brividi a scriverlo, ma è così.
Non sto qui a descrivere dettagli ma perché incaponirsi a farmi partorire naturalmente quando era chiaro – almeno a me - che non ce la potevo fare già dopo due ore? Perché il parto naturale è meglio e blablablabla. E non parliamo del parto in casa, ora tanto di moda: mia nonna (quattro parti in casa, tutti andati bene) non ci poteva credere che con ospedali e cliniche a disposizione ci fosse qualcuna che volesse partorire come sessant’anni fa.
Non sto qui a descrivere dettagli ma perché incaponirsi a farmi partorire naturalmente quando era chiaro – almeno a me - che non ce la potevo fare già dopo due ore? Perché il parto naturale è meglio e blablablabla. E non parliamo del parto in casa, ora tanto di moda: mia nonna (quattro parti in casa, tutti andati bene) non ci poteva credere che con ospedali e cliniche a disposizione ci fosse qualcuna che volesse partorire come sessant’anni fa.
L’allattamento. Se sul parto naturale imbottiscono la testa, con l’allattamento materno è proprio un lavaggio del cervello dovunque, everywhere. Così tu (io) arrivi esaltatissima, imbottita di coppette assorbilatte e pronta a sfamare un asilo nido. Poi per un motivo o per un altro non ci riesci e quando arrivi al biberon hai la sensazione di fare a tuo figlio un torto gravissimo. Che poi lo chiamano latte “artificiale”, ma anche se è uscito da una mucca mi pare sempre di origine naturale, o no? Certo, è adattato alle esigenze dei bimbi, ma allora chiamatelo con il suo nome, cioè “formulato”. Io non ho avuto latte, punto e basta, e mi sono sentita una mamma menomata.
Senz’altro l’allattamento ‘artificiale' porta con sé un senso di fallimento che viene dalla parte più profonda di te, ma, cazzarola!, proprio per questo c’è bisogno di tutte queste tettalebane (meravigliosa definizione scoperta sul blog delle pessimemamme) che ti gufano su quanto danneggi il tuo bambino che invece cresce così bene?
I pannolini lavabili. Tanto di cappello a chi riesce a gestire figlio-casa-lavoro e pure pannetti pieni di cacchina santa da lavare e rilavare. Io, anche in questo caso, ero partita convintissima, ma ho avuto il buonsenso di aspettare che nascesse mia figlia per capire come gestire la questione pannolini. Ecco che cosa ho capito: che ce la faccio appena appena a gestire gli usa-e-getta.
Sì, sono una bomba batteriologica. Sì, inquini. Ma siamo sicuri che a) lasciare per due-tre giorni in un bidoncino un mucchio di pannolini sporchi carichi di batteri che si riproducono come conigli e b) fare lavatrici su lavatrici, e magari anche asciugatrici in inverno sia davvero meno dannoso per il pianeta?
Sì, sono una bomba batteriologica. Sì, inquini. Ma siamo sicuri che a) lasciare per due-tre giorni in un bidoncino un mucchio di pannolini sporchi carichi di batteri che si riproducono come conigli e b) fare lavatrici su lavatrici, e magari anche asciugatrici in inverno sia davvero meno dannoso per il pianeta?
Per non parlare del tempo che ci vuole a smacchiare, trattare, lavare i pannolini. la mia esperienza di mamma senza aiuti accanto, mi pare impossibile poter gestire anche quest’aspetto da sola. O meglio, certo che si può fare, mia madre (come le mamme di tutte noi) l’ha fatto per tre figlie. Proprio per questo, quando tutta entusiasta le raccontavo della decisione di usare i lavabili, mi guardava come se fossi scema.
Omogeneizzati fatti in casa. Anche questa è senz’altro la scelta migliore. A patto di essere as-so-lu-ta-men-te sicura della qualità di quello che prepari a tuo figlio, altrimenti è peggio.
A quanto so, i controlli sugli alimenti per bambini sono severissimi e sugli scaffali del supermercato non arriva nulla che non sia verificato e più che sicuro: d’altro canto, se gli omogeneizzati fossero davvero questa schifezza che molte naturaliste sostengono, non dovrebbe esserci una percentuale allucinante di bambini con problemi? Se è sopravvissuta la mia generazione, quando di controlli non ce n’erano e la carne era allegramente gonfiata di ormoni così come la frutta di pesticidi, ce la può fare anche quella di mia figlia ora che c’è molta più attenzione.
Vestiti di cotone biologico. Questa non l’ho proprio capita. Compri (o più spesso ti regalano) dei vestiti perfettamente uguali agli altri con sola differenza che costano uno sproposito perché così “ sei sicura che sulla pelle del bambino non vadano schifezze”. Coerenza vorrebbe che si lavassero allora questi e anche gli altri vestiti con detergenti naturali: bicarbonato, aceto. Ovviamente senza usare il santo Napisan patrono di tutte le mamme, che più artificiale di quello non c’è nulla.
Non me ne vogliano le mamme che sostengono le cose che io sto contestando, ho il massimo rispetto per le loro scelte e situazioni: chiedo solo che ce ne sia altrettanto per le mie. E in fondo, la fortuna è che i bimbi, nonostante le paturnie dei genitori crescono comunque!
Ma quanta ragione hai???? Io: taglio cesareo altrimenti Lollino non sarebbe MAI uscito dal mio corpo causa bacino troppo stretto; allattamento al biberon dopo tre settimane di ingorghi dolorosissimi; pannoloni rigorosamente usa e getta visto che non riesco a star dietro ai suoi, ai miei e ai vestiti di Maritino; alle pappe non ci siamo ancora arrivati...ma dubito che avrò il tempo di creare omogeneizzati in gran quantità, qualcosina forse...ma chissà! Abitini bio?Io neanche sapevo cosa fossero...poi ho trovato qualcosa da OVS, ma non l'ho preso perchè bio, ma solo perchè mi piaceva!!!! Sono una pessima pessima mamma.... eppure Lollino sembra stare benone...MAH???!!!???
RispondiEliminaho fatto 2 cesarei, ma sto allattando da 13 mesi... e odio il biologico che è un modo per farti sentire inadatta, poco mamma (e io come sono cresciuta?)... e vai di pampers... io ho visto una tizia che ha quelli lavabili, ogni volta che la figlia faceva pipì la cambiava di cima e fondo e ogni volta che esce di casa va via con uno zaino di roba... ho comprato l'omogeneizzatore... e rachele non vuole mangiare pappe ma quello che c'è nel mio piatto. I vestiti? Zara e H&M... almeno sono belli! E io non sono meno mamma delle altre e meno preoccupata per le mie figlie delle altre, sono solo una mamma che lavora e ho due figlie splendide che tutti mi invidiano
RispondiEliminaGuarda hai ragione da vendere io di pupi ne ho tre sono stati partoriti tutti in modo naturale , ma solo perchè è andata così ,un figlio l' ho allattato poco e un'altra la allatto ancora , i vestiti ? se ho tempo li faccio anch'io e se trovo il cotone biologico ad un prezzo ed un colore ineressante e trovando il tempo alla piccola faccio anche un golfino ai ferri......se no esiste Zara o altre catene che hanno vestiti graziosi a prezzi interessanti.....io faccio tutto quello che mi suggerisce il cuore e il cervello! Auguri sei entrata nel mondo delle donne bersagliate dai BUONI consigli, non sai quel che ti aspetta!
RispondiEliminaUna donna che finalmente ha il coraggio di opporsi!!! Sottoscrivo tutto quello che hai scritto, io sono in 4 mesi e mezzo, eppure già in agosto avevo scritto questo post sui pannolini lavabili http://donnealcotto.blogspot.com/2011/08/pannolini-lavabili-no-grazie-di-qui.html
RispondiEliminaEVVIVA ALLE DONNE VERE!! BUTTIAMO I SENSI DI COLPA CHE CI RIFILANO GLI ALTRI! Tutto quello che serve ai ns. figli è il nostro amore! E non il cotone biologico! Che poi voglio dire... i nostri genitori e noi... mica abbiamo tutte queste allergie!!! Mica eravamo sterilizzati al 100% sempre!! Mica eravamo biologici per scelta masochista. Evviva l'evoluzione solo quando questa porta al progresso.
Finalmente un'altra mamma... che la pensa come me :-)))
condivido in toto... però non capisco l'accanimento contro gli omo fatti in casa. IO li ho usati entrambi: vasetti per cose che non sapevo preparare o temevo non fosse fresco (tipo il pesce) o se non avevo tempo/voglia di cucinare tanto e omo fatti in casa di frutta/carne se ero in vena (se avevo la spesa etc) e se non dovevo conservare. (gli omo fatti in casa glieli facevo mangiare subito, non li conservavo perchè non li potevo mica mettere sottovuoto come fa la plasmon!!)
RispondiEliminain fondo basta solo un tritatutto che omogeneizzi.
@hellogracy: certo che i pupi stanno benone, siamo noi mamme che ci facciamo male con le paranoie! meno male che ci si legge e ci si conforta :-)
RispondiElimina@artemisia:alla fine è il risultato che conta (ovvero ile bimbe), bio o non bio!
@Elisabetta: mi sento nel pieno della Fiera dei consigli non richiesti...
@Donneal cotto: congratulazioni per il pancino!sulle neomamme e su chi sta per partorire c'è molta pressione, lo vedrai sempre di più. Tu pensa con la tua testa, fai sempre la radice quadrata a quello che ti dicono e pensa solo a quello che è meglio per il TUO pupo. E per finire, evviva i pannolini usa e getta ;-)
@Trasparelena: non ce l'ho con gli omogeneizzati fatti in casa per principio, Ce l'ho con chi sbandiera complotti delle case produttrici per avvelenarci i figli o ti guarda dall'alto in basso perché tu COMPRI il cibo a tuo figlio invece di farlo da te. Sono solo scelte diverse, e nemmeno incompatibili l'una con l'altra, quindi l'enfasi sul fato incasa= buono vs. comprato= cattivo mi pare del tutto fuori luogo. Comunque nelle mie intenzioni vorrei prepararli anch'io a mia figlia, quando possibile; quando non sarà possibile, omo acquistati senza sensi di colpa, tutto qua :-)
Mi trovi perfettamente d'accordo.
RispondiEliminaIo credo che ognuna dbba comportarsi come è più semplice per lei, per vivere la vita il più serenamente possibile, e migliorare così anche il rapporo con il bambino.
Per l'sllattamento invece devo ringraziare la rete: io sono per quello naturale, non mi ero mai posta nemmeno il problema, ma a forza i leggere le esperienze delle altre mi sono resa conto che potrebbe non essere così "naturale", e che non se ne deve fare una ttragedia! Parlare di queste cose ci fa bene, e ci aiuta a demolire tutte le enormi aspettative che girano intorno alle mamme!
Bel post, e sono d'accordissimo con te!!!! Ho 2 figli e onestamente non mi sono fatta mai troppi problemi a sfamarli con gli omogeneizzati e mettere loro pannolini usa e getta (quella dei pannolini lavabili non mi è mai passata per l'anticamera del cervello!! Mi conosco, eh!). Qui da noi, all'ospedale dove ho partorito, ti fanno arrivare allo stremo prima di farti un cesareo, (so di mamme che davvero per un soffio non andavano al Creatore loro e il piccoletto, roba da pazzi!)... non farei mai un parto a casa, perché mai dovrei?! Non mi rendo conto! Così all'anzia per il parto aggiungo anche l'ansia che se c'è qualche problema, anche minimo, chissà se ce la facciamo ad arrivare all'ospedale! Ho allattato i miei figli fino allo svezzamento e quando a volte capivo di avere meno latte mi sentivo subito in colpa perché avevo bevuto poco, perché non avevo mangiato verdura, perché ero troppo stanca...
RispondiEliminaDavvero che si è passati da un estremo a un altro, e come dici tu ci vuole rispetto per entrambe le scelte.... non che le bio-mamme ti guardano dall'altro in basso e se ti vedono comprare 2 vasetti di omogeneizzato al tacchi ti dicono "ohhh io no, no, io faccio tutto da sola" con quella superiorità e presunzione che ti verrebbe voglia di spiaccicarglielo in faccia, l'omogeneizzato al tacchino!
Complimenti, bel blog, ti seguo :-) ciao, Pasti
@brioscina: congratulazioni per la pagnotta nel forno ! ;-) il mio unico consiglio è quello di non farti prendere dallo sconforto all'inizio e di fidarti del tuo intuito, vedrai che presto sarà facile essere mamma :-)
RispondiElimina@Pasti: grazie dei complimenti! che sollievo trovare una mamma non-bio che comunque ha tirato su i suoi figli bene ;-)
I pannolini ecologici ohioohii.. Il mio ragazzo si è fissato che vuole quelli!!! "Va bene" gli ho detto " se te ne occuperai TU!" ;)
RispondiEliminamatrioska, tu stai già leggendo il blog epidurale.blogspot.com, non è vero? se no, lo consiglio caldamente, anzi non solo a te ma anche alle tue lettrici! ;)
RispondiElimina@ alessia: LOL ! brava :D