lunedì 4 aprile 2011

Benvenuta nel III trimestre

Cara Pupetta,

stai diventando grande, sai? stai per compiere 28 settimane, e io l'altro giorno quasi  mi sentivo male all'idea che tra sole 10 settimane avrò portato a termine la tua gravidanza. Mi sembra ieri che giravo con un'espressione ebete e incredula all'idea di essere incinta, ed eccoci qua.

Scalci tanto, e spesso. Brava. Cresci. Bravissima. Peccato solo per i miei piedi a salsicciotto che, tra un po', complice anche il caldo improvviso, diventeranno zampogne. Ieri ho avuto la bella idea di mettere un paio di ballerine e sono tornata a casa con un blocco unico dal ginocchio in giù.

Io e papà parliamo tanto di te, tantissimo. Siamo i migliori genitori teorici del mondo. Che poi, sono sicura, finirà come una mamma blogger ha acutamente sintetizzato: "Ero una brava mamma prima di avere figli". Almeno ci proverò, pupa, a fare la brava mamma, meno male che voi bambini crescete comunque, nonostante le cure dei genitori.

Come vedi, continuo a chiamarti Pupetta. Ancora niente nome, ma almeno la rosa si è ridotta a due: Elena e Alessandra.
Elena piace a papà, e anche a me non dispiace. Però io ho riscoperto Alessandra, scartato all'inizio, sempre per la questione che quando eri un fagiolino di poche settimane ti ho portato ad Alessandria d'Egitto e non riuscirò mai a pensare a quel lungomare bianco e azzurro sul Mediterraneo senza ricordarmi come mi sentivo ebete e felice. Vedremo; io continuo a pensare che devo vederti in faccia prima di scegliere come chiamarti.

Ogni tanto sento qualche piccola contrazione indolore, dicono che sia normale ma io mi preoccupo lo stesso. Lavoro fino al 20 aprile, detestando ogni giorno di lezione; poi starò a casa a covarti, non vedo l'ora. Uscirò solo per andare al corso preparto, che ho appena cominciato. Ti ricordi quella volta che abbiamo ascoltato per mezz'ora un pallosissimo cd new age mentre io respiravo forte? ecco è stato allora. Non so se hai notato anche che a un certo punto la tua mamma si è messa, in mezzo a dieci perfette sconosciute, a fare esercizi per il pavimento pelvico, immaginando, come diceva l'ostetrica, di tirar su un chicco d'uva con i muscoli vaginali. Bimba, non mangeremo più uva in questa casa, sappilo.

La settimana prossima andiamo dal ginecologo, non vedo l'ora di vederti; l'ultima volta misuravi trenta centimetri ed eri podalica. Lo sei ancora, a giudicare dai calcioni al basso ventre, e ora, per divertirti di più, dai anche pugni che mi fanno sobbalzare la pancia. L'altro giorno ho ho sentito un dolore sordo ben sopra l'ombelico e, mettendo la mano, ho percepito chiaramente un bozzo che premeva. Ti ho accarezzato la testolina e mi sono anche un po'emozionata, era parecchio che non mi incornavi come si deve.

Ti ho sognata qualche notte fa. In verità somigliavi molto a zia Francy da piccola, e  nel  sogno ero arrabbiatissima con tutti perchè ti volevano vedere, portandoti via da me. Credo di soffrire già di ansia da separazione dal pancione. Ora sei mia-tutta-mia, dopo sarai una personcina con un milione di zie e tanti ficcanaso che vorranno toccarti. La mamma dovrà prendere il valium, per superare il distacco.
Intanto la nonna materna, incurante del mio divieto, ti ha comprato body e lenzuola e camicini e un PIUMINO, giusto per portarsi avanti con il lavoro, visto che nasci a giugno con il caldo. La nonna paterna sta uncinettando l'impossibile, ed è così contenta di farlo che io non so come dirle che non ti metterei un bavaglino all'uncinetto " per bellezza" come vorrebbe lei, nemmeno se fossi sotto acidi.

Di notte continuo a russare come un grizzly ubriaco, e anche di giorno, mi dicono. Povero papà. Ho comprato una supermutanda che mi sostiene la pancia che mi aiuta con la schiena ma, se non la faccio sparire al più presto, ridurrà a zero le possibilità che tu abbia un fratellino, anche se papà si sta abituando a tutto in questi mesi.
Continuo a parlare di prosciutto crudo almeno una volta al dì, non mi stupirei se tu nascessi con il logo del Consorzio del Prosciutto di Parma da qualche parte.

Ecco, avrei tante altre cose da dirti ma tu stai scalciando e so già che non smetterai finchè non mi alzo e passeggiamo un po'. Adesso andiamo, pupa.

2 commenti:

  1. Che bello questo dialogo tra te e la tua Pupetta,mi ha emozionata!!
    E per quanto riguarda i nomi voto spudoratamente per Elena e ringrazio mio padre che ha caparbiamente insistito con mia mamma per chiamarmi così!:)
    Un abbraccio!

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  2. Grazie mille Marlene/Elena! prima o poi decideremo... Un abbraccio a te :-)

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