martedì 28 febbraio 2012

Cosleeper part-time

A otto mesi dalla nascita di Elena, ho definitivamente compreso che nella genitorialità la prima regola è che non ci sono regole. (sì lo so, essere mamma è ' meno violento che stare nel Fight Club dell'omonimo film, ma è altrettanto duro, su questo saremo tutte d'accordo). Puoi negoziare, cercare di importi, blandire il pargolo: una volta funziona e cinque no, più o meno, almeno finché i bimbi sono molto piccoli (sotto l'anno, diciamo).

Questo si applica soprattutto nei due campi più delicati dell'accudimento di un pupo: alimentazione e sonno. Tralasciando l'ancora doloroso capitolo dell'allattamento, direi che con il sonno mi ero illusa.
Elena ci ha abituato da subito molto bene, fin troppo: Un po' per l'aiuto ala regolarità dato dal biberon, un po' per tendenza personale ( o genetica? con due genitori dormiglioni non è che poteva venire fuori un'insonne cronica), fin dalle prime settimane di notte si faceva cinque/sei ore di sonno filate. Dormiva molto anche di giorno, e, come dice mia nonna "sonno chiama sonno", no? crescendo le ore di pausa notturna si sono allungate, e io quasi mi vergognavo a far vedere il mio faccino riposato a certe mamme con il Grand Canyon sotto gli occhi.

Passati i primi sei mesi ho pensato "E' fatta, la parte dura è finita". O forse non l'ho neppure pensato, ero ormai così abituata a dormire bene che non pensavo le cose potessero cambiare.
E invece.

Invece, all'alba dell'ottavo mese di vita di Elena qualcosa è cambiato. Abbiamo cominciato con un'influenza familiare e la sua prima febbre. Volevo tenerla d'occhio durante la notte e me la sono tenuta vicino per quattro-cinque giorni. Poi, a febbre passata, ho ingenuamente tentato di riportarla nel suo lettino accanto a quello di mamma e papà. Come no. Finita l'influenza,  è cominciata la famigerata crisi dell'ottavo mese: mamma, mamma, mamma, sempre mamma. Soprattutto quando è stanca. Soprattutto di notte. All'inizio ho pensato di tenere duro, di "educarla al sonno" come si dice. Ma lei si svegliava autenticamente disperata, e si calmava solo se le parlavo (sempre odiato le ninnananne, la ragazza), tenendola in braccio. Rimessa giù nel lettino, nuova scena di disperazione. Messa vicino a me, sonno angelico.
Una, due, tre, quattro volte per notte: alla fine prima o poi cedo. Me la prendo e la metto vicino a me. Il papà la cinge con un braccio nel dormiveglia e dormiamo saporitamente fino al mattino.
A metterla nel lettino ci provo sempre, sapendo che nel corso della notte mi alzerò. A volte ci sorprende, rimettendosi a dormire dopo un giro di ciuccio e una carezza, e  ogni tanto capita che resti fino a mattina nel suo lettino.

Alla fine me ne sono fatta una ragione, perché in effetti, mi dico, se dorme così bene con noi vuol dire che è quello l'istinto che ha. D'altronde anch'io dormo meglio con il suo papà che da sola. E se ora è nel pieno della paura dell'abbandono, l'ultima cosa che dovrei fare è abbandonarla, no?

Insomma, il nostro menage funziona abbastanza bene così, ogni tanto certamente le notti sono pesanti, ma spero che tra qualche tempo con una fiaba (ninananne giammai!) e  un rituale della buonanotte potremo farcela senza grossi traumi. In fondo  la ragazza ha un grande vantaggio rispetto a me: lei cresce.

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8 commenti:

  1. Guarda io ce l'ho fatta col metodo di quel libro "fare la nanna" di cui parlano male quasi tutti. Il punto è che finché non ho deciso io di farla finita, il piccolo ha sfruttato ogni mia debolezza! Io e mio marito ci siamo fatti dieci mesi di risvegli notturni, non molto lunghi ad essere sincera, ma cmq risvegli...

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    1. La nostra situazione per ora non è così estrema da richiedere Estivill, per fortuna! non mi piace molto a livello teorico, ma se dovesse servire non escludo di prendere spunto :-)

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  2. Te l'ho già detto che la Piccina di 2 anni e 7 mesi dorme da sempre nel lettone?

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    1. e voi dormite? per ora elena non si muove ma sento storie tremende di occhi pesti per gomitate del pargolo...

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  3. Lollino non ha mai dato grossi problemi, ma se capita quella notte un po' così... lo accogliamo a braccia aperte nel lettone..... Io adoro averlo lì!!!!!!

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  4. Il Cucciolo d'Uomo la notte non ha dato mai particolari problemi... o meglio mi sono vissuta in serenità le sveglie notturne per le varie poppate prima al seno poi col biberon. Dormiva nel babypulman (otutto inglesina) e a 4-5 mesi l'ho messo nel lettino con le sbarre. Questo in camera mia. A un anno ho trasferito il lettino nella sua stanza. Tutto bene!!! Il duro era farlo addormentare nel lettino, perché gli piaceva addormentarsi in braccio alla mamma (come dargli torto, ahahhh!!!) e allora facevo come vedevo nei programmi sui bimbi. Lo prendevo in braccio anche mille volte di seguito, lo rassicuravo, e lo rimettevo giù nel lettino. Anche se si svegliava di notte. E in pochi giorni ha trovato normale addormentarsi lì. Per un po' gli tenevo la mano tra le sbarre (oddio, sembra che parli di un carcerato XD, poi bastava dargli un pupazzino e lui era contento. Ora ha 5 anni e già dai 2 e mezzo dorme nel letto a una piazza in camera sua. Questa è la regola generale. Poi ci sono giorni speciali che dorme nel lettone, giusto una volta ogni tanto, e questo non pregiudica la routine. Le regole alla fine sono fatte per dare stabilità e anche il piccolo piacere di infrangerle di tanto in tanto.

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    1. credo che farò come te! ora non mi pesa farla addormentare in braccio, ma arriverà il momento in cui dovrà farlo nel lettino. D'accordo con te anche sulle regole :-)

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  5. Con cicciottina, che ha 15 mesi, siamo andati alla grande fino a quasi l'anno. Il lettone lo schifava proprio. Poi all'ultima peste bubbonica che le ha passato la sorellona nanetta, è fisso che alle 4.30 si faccia mettere nel lettone. Visto che io ucciderei anche solo per un minuto in più di sonno, la metto lì senza questioni. Con Nanetta ho fatto uguale e in effetti dorme da sola nel suo letto già da 2-3 anni (ne ha 5). L'unico patto è che ci si addormenta nel lettone con le coccole della mamma...mi sembra equo :D

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