mercoledì 8 febbraio 2012

Altro che crisi del 7 anno

Ché con la crisi del settimo anno con il partner mi sono tolta già il pensiero, visto che stiamo insieme da 12 anni. La crisi che mi preoccupa è quella dell'ottavo mese, di cui fino a un mese fa non conoscevo l'esistenza.
In pratica, pare che intorno ai 7-8 mesi i bimbi, diventando più consapevoli del mondo, cominciano ad avere sensazioni di paura che manifestano in diversi modi:

- Particolare attaccamento alla mamma. CELO. Gioca tranquilla con il papà mentre io faccio qualcos'altro, ma le basta sentire la mia voce o intravedermi mentre passo e panico: si dispera finché non arrivo a prenderla. Non vi dico quando mi scappa la pipì che tragedie.

- Paura degli estranei (compreso pediatra) . MIMANCA. Ma solo perché con questo tempaccio siamo confinate in casa da più di una settimana e quindi vede solo me e il papà. Non oso immaginare quando usciremo (perché usciremo prima o poi, vero?)

- Problemi del sonno. CELO, sì che ce l'ho. E' quello che mi sta prostrando. Da che era piccolissima dorme come un sassolino nel suo lettino. Fino a un paio di settimane fa, quando credo siano coincise la sua prima influenza e l'inizio di questa crisi dell'ottavo mese. L'ho tenuta qualche notte nel letto con me per monitorarla e praticamente non ne è uscita più. Giusto in questo periodo sto provando a farla addormentare nel lettino e non in braccio, perché aveva cominciato a svegliarsi nel passaggio dalle braccia alle lenzuola. Di giorno funziona, la notte no. Perché?

- Crisi di pianto inconsolabili. CELO. Mi si spezza il cuore ogni volta. Dorme tranquilla, all'improvviso comincia a piangere davvero disperata, spesso nel sonno, sempre con lacrimoni, e si calma solo se la prendo in braccio e le parlo. Niente canzoncine, niente culla, solo braccia e voce della mamma. Segue trasferimento nel lettone, se la rimetto nel suo lettino nel giro di mezz'ora succede di nuovo. L'altra notte l'ho posata nel suo lettino affianco al nostro, e al mattino me la sono ritrovata vicino. Il papà giura di non averla spostata, quindi o ci è venuta da sola, o  è stata una notte così difficile che l'ho rimossa.

Ho cercato qualche notizia su internet, e avrei fatto meglio a fare una lavatrice, mi avrebbe tirato più su. La risposta tipo alle domande delle mamme di 7mesenni in crisi è: a mio figlio non è ancora passata, e ha 15 mesi/24 mesi/ 3 anni/7 anni/ 18 anni. Però sono tutti maschi, ora che ci penso.

Quindi, mamme più esperte di me, che si fa in questi casi? soprattutto, VERO CHE PASSA? e se non è vero mentitemi, ne ho bisogno, la notte si avvicina.

12 commenti:

  1. Con questo post mi hai fatto molta, moltissima paura.... E' uno scherzo di carnevale, giusto??? No perchè il settimo mese coincide con il mio rientro al lavoro... non può accadere tutto ciò!!!!

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  2. Cara mi dispiace averti spaventato! so che è una fase fisiologica in tutti i bambini, ma varia a seconda anche del carattere: una mia amica non se ne è quasi accorta se non per un cambio di atteggiamento verso gli sconosciuti, a noi è venuta una crisi da manuale...sono sicura che a te andrà meglio :-)

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  3. Ma ceeeeeerto che passa. Stai tranquilla (sono stata convincente?)

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    1. Ok, grazie, sei stata bravissima. Adesso mi dici la verità? ;-)

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  4. Passa passa! Vai tranquilla... :) Stringi i denti e vai... sono fasi, tra un po' ci saranno altre cose, e poi altre ancora, e altre ancora, ma passano eh, anche quelle passano... ;)
    Un abbraccio!

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    1. Grazie del sostegno. Insomma mi devo rassegnare, finita una crisi ne comincia un'altra!

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  5. siiii come no? hahahah (noi abbiamo ancora l'ultimo punto in sospeso .. a 4 anni e mezzo hahaha)

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  6. Spero che passi! Intanto se vuoi passa da me,c'è un premio per te!

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  7. Passa passa, parola mia che ne ho una di 3 e una di 7 mesi. La piccola comincia ad avere crisi di attaccamento a me (più precisamente al seno), ma per il sonno mi spiace non posso esserti di aiuto: nessuna delle due ci a mai fatto fare una nottata in bianco se non perchè stavano male. Io, ma è una cosa tutta mia, ho sempre cercato di darle orari fin da piccola, di farla piangere il giusto e consolarla accarezzandola nel suo lettino. Ci vuole tanta tantissima pazienza.

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