tag:blogger.com,1999:blog-90070871288668251602024-03-13T02:35:32.396+01:00Vita da matrioskaMadre moglie figlia sorella donna prof casalingadisperata, tutte in unaUnknownnoreply@blogger.comBlogger69125tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-71740083934961388262012-09-10T12:07:00.002+02:002012-09-10T12:07:27.223+02:00Alla ricerca dell'Arca Perduta - ovvero del Momento Giusto<br />
<div class="MsoNormal">
Nell’ultimo anno e mezzo, cioè da quando sono mamma, ho
trovato l’anticoncezionale più potente del mondo: una mia compagna di liceo, F.
</div>
<div class="MsoNormal">
F ha partorito a gennaio 2011; io ho avuto Elena a giugno
2011 e, al mio ritorno dall’ospedale, ho saputo che era di nuovo incinta. La
sua seconda figlia è nata a inizio dicembre 2011: ha 10 mesi di differenza con
la sorella maggiore. </div>
<div class="MsoNormal">
Per me, traumatizzata dal parto e frastornata dai ritmi di
una neonata, l’idea di ripetere tutto in meno di un anno era spaventosa.
Nemmeno a vent’anni ho fatto tanta attenzione alla contraccezione,
immaginandomi lei alle prese con una bambina poco più grande della mia e una
poco più piccola… e io candidata allo stesso ruolo se non fossi stata attenta.</div>
<div class="MsoNormal">
Pochi giorni fa, ritrovo notizie di F su Facebook: indovina,
è di nuovo incinta! Il terzo figlio nascerà a gennaio 2013. Tre parti in due
anni. Tre figli in due anni, tra la prima e l’ultima 24 mesi di differenza. In
pratica è incinta da tre anni.</div>
<div class="MsoNormal">
Probabilmente mio marito avrà pensato che se il pensiero di
F mi faceva da anticoncezionale quando lei era alla seconda gravidanza, adesso
con la notizia della terza avrei proprio chiuso i giochi.</div>
<div class="MsoNormal">
E invece. </div>
<div class="MsoNormal">
Invece questa notizia mi ha insinuato una sottile nostalgia
del pancione, una voglia leggera ma stabile di avere un neonato in braccio.
Sarà che mia figlia mi cresce letteralmente davanti agli occhi: da un momento
all’altro ha triplicato il suo vocabolario, corre scalza in giardino chiamando “Miao!”,
se le chiedi di prendere il libro di Renata la pecora te lo porta e aspetta che
tu glielo legga, protesta vibratamente se non ha nel piatto le tue stesse cose.
Un anno fa a quest’ora sapeva giusto sollevare la testa e ora eccola qui, una
piccola donna in crescita.</div>
<div class="MsoNormal">
Ho cominciato a chiedermi se noi, tutti e tre, fossimo
pronti a un nuovo arrivo. La risposta razionale è no. Elena è in realtà ancora
piccola e bisognosa di cure costanti, che le do principalmente io, e ora è
anche più impegnativa di quando era appena nata, visto che allora ove la
mettevi la trovavi, e invece l’altro giorno per poco non arrivava a prendere la
caffettiera sul gas mentre io le avevo dato per un attimo le spalle. A volte la
sera sono più stanca di un anno fa, dopo una giornata passata correrle dietro, letteralmente. <br />
Il papà sta costruendo ora un rapporto autonomo con Elena, basato sulle
pernacchie sulla pancia, sulle esplorazioni alla ricerca del gatto: fino a
pochissimo tempo fa era troppo piccola per potervi davvero interagire oltre la
cura e il cibo.</div>
<div class="MsoNormal">
Però poi penso che per lei sarebbe bello avere qualcuno con
cui crescere, senza troppa differenza d’età. Che forse dovrei cogliere l’attimo
prima di cambiare di nuovo idea. Che la gravidanza di Elena è stato il periodo
più bello della mia vita e che voglio rivivere quei nove mesi di felicità.</div>
<div class="MsoNormal">
E’ che quando aspetti un figlio per la prima volta non sai
davvero che cosa sta per succederti: hai un desiderio di maternità che giorno
dopo giorno si evolve nella pancia, ma
dalla teoria alla pratica c’è un mare. Un mare di pannolini sporchi,
stanchezza, notti in bianco, piccoli e grandi sacrifici, piccole e grandi
gioie. Al secondo giro sei ferratissima sull’aspetto pratico (sì, lo so che
ogni figlio è sé: mia madre dice sempre che quella che le ha dato più problemi
da piccola è stata la terza figlia, quando ormai credeva di sapere tutto su come
crescere bambini), ma anche molto, forse troppo più consapevole.</div>
<div class="MsoNormal">
E allora che fare? Come riconoscere il-momento-giusto? Ma poi,
esiste davvero, o un attimo qualsiasi diventa quello perfetto quando lo
decidiamo (o vi ci troviamo dentro a sorpresa, vedi mia madre con a terza
figlia di cui sopra)?</div>
Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-90941401546040903442012-08-29T10:36:00.002+02:002012-08-29T16:40:52.329+02:00Terrorismo mammesco - aka the scaring momHo quest'amica con un figlio di quattro anni. Ci siamo sempre aggiornate sulle fasi salienti delle nostre vite. Da quando sono rimasta incinta le cose però hanno preso una piega ansiogena - almeno per me. Qualche esempio:<br />
<br />
Io: - "Ti devo dare una notizia bellissima, sono incinta!"<br />
Lei: - Che bello! Lo sai che io ho appena avuto un aborto spontaneo?" [<a href="http://unpomamma.blogspot.it/2010/11/tatto-questo-sconosciuto.html#comment-form" target="_blank">qui</a> la telefonata completa]<br />
<br />
Io: - "Tra un paio di settimane partorirò, ho un po' di paura..."<br />
Lei: " Ma nooo, sta' tranquilla. Guarda, io ho avuto TRE GIORNI di travaglio e mi hanno messo OTTOMILA punti, quando è nato mio figlio non lo volevo nemmeno vedere ma tu sta' tranquilla eh!"<br />
<br />
Io: (partorito da 3 giorni) - " Non riesco ad allattarla, *ancora* non ho latte, speriamo bene"<br />
Lei: - "Guarda, a me sono venute le ragadi, la mastite, la febbre a 40 e nemmeno sono riuscita ad allattare! piangevo per il dolore!"<br />
<br />
Io- "E quindi sto usando il latte formulato. Mi sento male all'idea di non allattarla io ma l'importante è che lei stia bene e cresca"<br />
Lei:- "Brava, fai bene! io ho dovuto cambiare VENTI marche di latte, stava male con tutte, non ti dico che tragedia! Tua figlia sta bene, sì?"<br />
<br />
Io: - "Stiamo per passare al latte 2"<br />
Lei: - "Uuuuh, quando ho dato il latte 2 a mio figlio l'ho dovuto ricoverare per un attacco allergico da paura! Tua figlia sta bene, sì?"<br />
<br />
Io: - "Sto svezzando Elena"<br />
Lei: - "Mio figlio ha cominciato a mangiare come si deve a 3 anni, mi ha fatto dannare... Elena mangia, sì?"<br />
<br />
Io: - "Eh, la prima febbre di Elena"<br />
Lei: - " Sta' tranquilla, passa. Lo sai che mio figlio ha avuto la febbre a 43 [giuro che ha detto così] , l'ho dovuto ricoverare e dopo per reazione è scesa a 34 [giuro]. Tua figlia sta bene, sì?"<br />
<br />
Io: - "Elena comincia a camminare, che bello!"<br />
Lei: - "Quando mio figlio ha cominciato a camminare, il secondo giorno è caduto e si è rotto la caviglia, è stato ingessato per due mesi! Tua figlia sta bene, sì?"<br />
<br />
Ora. Io a questa qui voglio anche bene, ma in versione mamma mi fa venire le palpitazioni. Che il figlio sia nato sotto una cattiva stella?O è lei che enfatizza i piccoli incidenti di percorso?<br />
<br />
Ma soprattutto, <b>perché continuo a risponderle al telefono</b>?Unknownnoreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-58793797054510305662012-08-28T11:31:00.000+02:002012-08-28T11:31:34.213+02:00La vertigine di una giornata tutta per sé.Faccio sempre così.<br />
Quando stiamo a casa la ragazza e io fantastico su quanto sonno, lavoro, manicure, Glee, torte, lavastoviglie, scrittura potrei fare se fossi da sola per un paio di giorni.<br />
Quando lascio la ragazza da mia madre per un paio di giorni perché ho scadenze di lavoro passo la giornata a sentire la mancanza di mia figlia. E non lavoro, of course, sono troppo impegnata a struggermi di nostalgia.<br />
Uff.Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-21793107749038347312012-08-24T13:16:00.001+02:002012-08-24T17:22:42.832+02:00Pink stinks? [secondo me no, non sempre]Amica 1: Vorrei fare un regalo a tua figlia, ce l'ha già un passeggino per le bambole?<br />
Io: [eh? le bambole hanno il passeggino?] ehm, no. Comunque i giocattoli che preferisce sono quelli con le ruote, macchine, treni, cose così...<br />
Amica 1: ma davveeero? ma <b>è una femmina</b>!<br />
<br />
Amica 2: che stress, non riesco a pulire in casa perché mia figlia (18 mesi) mi toglie le cose di mano, vorrebbe farle lei.<br />
Io: magari puoi darle qualcosa in miniatura così lei è contenta di imitarti e tu puoi fare le tue cose: che so, uno scopino piccino, uno straccetto...<br />
Amica 2: Mai! non voglio che mia figlia cresca pensando di essere <b>una schiava.</b><br />
<b><br /></b>
<a href="http://www.womensviewsonnews.org/wp-content/uploads/2010/12/disney-300x265.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="176" src="http://www.womensviewsonnews.org/wp-content/uploads/2010/12/disney-300x265.jpg" width="200" /></a>Insomma, noi mamme di figlie femmine, a nostra volta figlie delle figlie del femminismo, donne del post femminismo, come dobbiamo crescere le nostre bambine? <br />
Da un lato ci sono tutti gli elementi classici, a cominciare dal fiocco rosa alla nascita, proseguendo con vestitini frou frou, bambole, mollettine, l'immarcescibile Hello Kitty, le dannate (excuse my French) principesse Disney, l'onnipresente colore rosa (o lilla). E poi le cose tipo "Sembra proprio una donnina!", oppure "dai un bacio alla bambola!". Amica 1, madre di due maschi, fa parte di questa tendenza.<br />
<br />
Dall'altro lato c'è chi ritiene che le bambine vengano cresciute in modo sbagliato, con stereotipi che le influenzano negativamente, facendole diventare donne poco consapevoli e pure un po' stupide. Questa idea è alla base di <a href="http://www.pinkstinks.co.uk/" target="_blank">Pink stinks</a>, ("Il rosa fa schifo") una campagna americana per sciogliere le bimbe dalle rosate catene di genere. é anche l'idea di Amica 2.<br />
<br />
E io, dove mi colloco? esattamente a metà tra le due cose, credo. E' un bel casino: per formazione e sensibilità faccio molta attenzione agli stereotipi di genere. <br />
Mia figlia non ha (ancora) bambole, gongolo per la sua preferenza verso i giochi con le ruote (da maschi?).<br />
Però il giorno che manifestasse desiderio di imitarmi facendo le pulizie, glielo farei fare. Ma è un giorno lontano, non è che mi veda molto spesso ;-)<br />
Ho scelto passeggino &co in colori neutri pensando a un riutilizzo mio o delle mie sorelle, però la stanza di mia figlia è tinteggiata in lilla e decorata con le fatine, perché erano più belle degli animaletti disponibili come alternativa. <br />
Ho comprato pochissime cose rosa, però la vesto spesso di questo colore perché mi hanno regalato tanti abiti e che fai, li butti via? e poi, faccio coming out, a me <b>il rosa piace. </b>Ecco, l'ho detto. Mi piace proprio come colore, così come mi piacciono il lilla e il viola. Non mi piace però che sia l'unico colore possibile per una bambina secondo molti. Ora che la ragazza cammina e si arrampica mi capita di scegliere i vestiti nel reparto per maschietti, perché in quello per le bimbe ci sono soprattutto gonnelline a balze, abitini e altre robe con cui è difficile muoversi, invece di pantaloncini comodi e resistenti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.dimenticatoio.it/images/a/a1/Poochie.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.dimenticatoio.it/images/a/a1/Poochie.jpg" width="181" /></a></div>
Vorrei evitare, fin quando potrò scegliere io per lei, le stucchevoli principesse Disney e compagnia bella. La mia segreta speranza è che non piacciano nemmeno a lei ma vedremo. <br />
D'altro canto, l'umanità si divide prima di tutto in maschi e femmine, e la percezione del proprio genere è fondamentale per la costruzione della propria identità. Io sono stata cresciuta in modo poco "femminilizzato" nel senso che facevo un po' come mi pareva, senza particolari pressioni: non amavo le bambole e preferivo le costruzioni, non mi interessavano codini e treccine e non ero aggiornata sugli ultimi gadget di Poochie (ve la ricordate Poochie?). Però la volta che i miei, per risparmiare, comprarono una dozzina di quaderni per terza elementare in offerta con Maradona in copertina, ho passato tutto l'anno scolastico a vergognarmene e a cercare di tenerli nascosti, uno stress. E l'orrido diario di Pacman (che poi, io sono stata un'analfabeta tecnologia fino alla maggiore età, manco sapevo che fosse quella pallina) quando io spasimavo per quello di Barbie, ne vogliamo parlare?<br />
<br />
Ecco, traumi infantili a parte, ora che guardo mia figlia che cresce a modo suo sono felice, ma so che con il contatto con i coetanei e con la televisione le cretine principesse Disney prima o poi infesteranno anche casa mia. Ma che fare a quel punto? crescere una piccola femminista decidendo per lei, o una piccola consumista lasciandola in balìa di pubblicità e stereotipi sociali? farne una Little Miss America (brr) o una piccola disadattata sociale in una classe di bimbe (esempio a caso) con il gloss a cinque anni?<br />
<br />
A me basta crescere una figlia libera.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://pinkstinks.files.wordpress.com/2008/11/jas-and-abi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="http://pinkstinks.files.wordpress.com/2008/11/jas-and-abi.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Mamme (di bimbe ma anche di maschietti) che esperienze avete? suggerimenti, consigli, storie da raccontare?Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-49554771989947450582012-05-06T14:08:00.000+02:002012-05-06T14:08:25.563+02:00Sono una mamma teenager e non lo sapevo<br />
<div class="MsoNormal">
La scorsa settimana tre persone che non conoscevo e con cui
scambiavo due chiacchiere a tempo perso –<b> il barista, una collega in seduta di
laurea e una commessa</b> –, quando mi hanno sentito dire che ho una figlia, hanno
sgranato gli occhi e commentato “Ma sei già mamma?”.</div>
<div class="MsoNormal">
Ora. Io ho trentadue anni. Mi lusinga l’idea di dimostrarne
di meno, ma, come dire, si vede che sono ampiamente maggiorenne. Anzi, sono in
quella lunga, sottile linea d’ombra in cui nel giro di 5 minuti qualcuno mi
chiama signora e qualcun altro mi definisce “quella ragazza”.</div>
<div class="MsoNormal">
Quindi, il loro stupore mi ha stupito. Perché ha fatto tanto
effetto? Avranno pensato che sono una ragazza madre? Poi ci ho pensato un po', e ho capito.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Il <b>barista</b> lavora vicino all’Università, vede tanti
professori e sa come funziona il mondo accademico, quali sono i tempi e le difficoltà di avere un posto non precario lì dentro. </div>
<div class="MsoNormal">
Infatti la mia <b>collega</b>, subito dopo aver saputo che ho una figlia
mi ha chiesto “ Ma sei ricercatrice?” (Versione accademica di “hai il posto
fisso?”).</div>
<div class="MsoNormal">
La risposta è <b>no</b>. Sono precaria, ho la data di scadenza come i
formaggini. Esattamente come questa collega, qualche anno più grande di me,che
ha un fidanzato a 1000 km con cui rimanda la convivenza perché “aspetta di
sistemarsi”. Lungi da me giudicare eh. Dico solo che nel mio ambiente la
normalità è questa, aspettare “il posto” e nel frattempo stare in standby. Io forse sono stata un po’ incosciente ad avere una figlia con la sola tutela del
congedo obbligatorio retribuito dall’INPS (se vi dico la somma vi mettete a
ridere) , lo stipendio di Marito e la paghetta <i>una tantum</i> dell’Università . E sono molto felice di non aver
aspettato. </div>
<div class="MsoNormal">
Perché la vita è una sola, perché la gioia di avere una bambina
vispa e bella e affettuosa (e che dorme seduta, ma questa è un’altra storia)
per me non è paragonabile a nessun fetentissimo posto accademico.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Perché
secondo me mi porta pure bene, la mia bambina, visto che dopo averla avuta ho
inaspettatamente migliorato la mia condizione lavorativa - sempre precaria, ma pagata il doppio per
fare le stesse cose - .</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Perché anche se capita di avere in una giornata più ore
di lezione che di sonno poi mi sento chiamare mamma e mi sciolgo come una pera
cotta perché nessun “caaarissssima” o “professoreeeeessa” regge il confronto.
Perché da quando c’è lei vado in quel simpatico nido di vipere che è il mio
dipartimento con leggerezza, perché mi sento una marcia in più.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Quindi, caro barista, caaarissssima collega, mi dispiace che
vi stupiate di una – giovanile, intendiamoci
– trentaduenne con prole, perché vuol dire che nel nostro sistema c’è qualcosa che non va. Vi auguro di stupirivi per cose per cui vale
davvero la pena: il successo di Fabio Volo, il ritorno del frisé, le polpette
di renna.</div>
<div class="MsoNormal">
Quanto a te invece, <b>commessa</b> che ti stupisci che io abbia una figlia: certo
che con questo tatto ne farai di carriera alla Prenatal dove ti ho incontrato.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>Unknownnoreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-59274299075185044652012-04-20T20:03:00.002+02:002012-04-20T20:03:13.086+02:00Una ragazza fuori moda | I love your blog<br />
<div class="MsoNormal">
La fatina <a href="http://unounotre.blogspot.it/" target="_blank">Gracy</a> mi ha assegnato un alto piccolo premio
virtuale, <i>I love your blog</i> </div>
<div class="MsoNormal">
Io la ringrazio molto e mi cimento con una doverosa premessa. Il gioco prevede di rispondere ad alcune domande, tra cui qualcuna sulla moda. Ragazze mie, se la moda è il polo nord, io
sono Marte. Ho attraversato gli anni ’80
senza una spallina, una coda laterale, un frisé; i miei anni ’90 sono volati
senza camicione scozzesi e anfibi e nei ’00 ero talmente fuori dal mondo
fashion che nemmeno so cosa fosse di moda. Ora negli anni ’10 ho solo la vaga
sensazione, osservando le mie studentesse, loro sì trendy, che si portino jeans
troppo stretti sulle gambe (saranno questi i famosi skinny?) e smalti vistosi
che nemmeno negli anni ’80.</div>
<div class="MsoNormal">
Quindi, una volta chiarito il mio non-rapporto con la moda,
ecco le mie risposte:</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Qual è la tua rivista di moda preferita?</b></div>
<div class="MsoNormal">
Vanity Fair, perché di moda ce n’è pochissima. Gli inserti
di moda mi annoiano, non capisco le ambientazioni, mi sconvolge il diametro
delle braccia delle modelle, mi irritano le loro espressioni, non mi rendo conto degli abbinamenti… cheppalle
quando ci sono le sfilate quindi le pagine aumentano.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<b>Chi è il tuo cantante /band preferito?</b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ascolto musica in modo rigorosamente random, purché non sia in tonalità minore, ché mi deprimo. Ho avuto una lunga fase U2 nell’adolescenza (sì, quando tutti sentivano i Nirvana, ve l’ho detto che sono nata fuori moda), poi per anni ho ascoltato sono donne, da Carmen Consoli a Nancy Sinatra passando per Skin, Fiorella Mannoia, Janis Joplin e qualsiasi altra amazzone vi venga in mente. Oggi, ascolto spesso Elisa - opera omnia -, e musica folk con predilezione per Peppe Barra (e vi offro la sua carnale versione di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=R8ZRSFDjWsA" target="_blank">Bocca di Rosa</a></i>) e le vecchie cose di Eugenio Bennato.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<o:p> <b>Qual è la tua YouTube guru preferita?</b></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Eh? che roba è? si mangia?</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Qual è il tuo prodotto make up preferito?</b></div>
<div class="MsoNormal">
Matita per gli occhi marrone scuro. </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Dove ti piace vivere?</b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ora vivo in una città, ma resto una ragazza di provincia. la mia dimensione ideale sarebbe una cittadina, magari sul mare. Se restiamo sul reale, dico che mi piace vivere nel mio soggiorno con la luce del sole verso il tramonto.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Qual è il tuo film preferito?</b></div>
<div class="MsoNormal">
Da quando è nata Elena (10 mesi) ho visto dall’inizio alla fine 3
film, di cui uno di Sissi, ché la ragazza aveva già una settimana e bisognava
cominciare ad abituarla: il ciclo di Sissi mi fa impazzire, lo rivedo SEMPRE.
Ho avuto la mia fase oddio_che_bel_film_ho_pianto_tanto, oggi preferisco cose
leggere e un po’ ciniche. Faccio i nomi? <i>La
donna perfetta, In&Out, Matrimonio inglese. </i>E impazzisco per <i>A wong Fu. Grazie di tutto Julie Newmar</i></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Quante paia di scarpe possiedi?</b></div>
<div class="MsoNormal">
Dunque, ad averne ne ho tante. Metterne, sempre le stesse fino
alla consunzione. E poi le ricompro molto simili: stivali d’inverno, sandali
bassi d’estate. Un paio di volte l’anno sbrocco e compro scarpe altissime e
bellissime, che vanno a far compagnia alle sorelline nella scarpiera.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Qual è il tuo colore preferito?</b></div>
<div class="MsoNormal">
L'intera gamma tra il rosa e il viola. Però ora con una bambina sto andando in overdose: ma non esiste una maglietta da bimba, che so, verde? arancione?</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Io sono in ritardo come al solito nel partecipare a questo gioco, quindi immagino che quasi tutte abbiano già partecipato: chi non l'ha fatto si consideri invitata da me!</div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-27807634890936182682012-04-14T16:50:00.001+02:002012-04-14T16:50:41.706+02:00"Il sesso? da genitori diventa quasi un lavoro"<br />
E se lo dice perfino una come <a href="http://www.leiweb.it/celebrity/personaggi-news/2012/ilaria-d-amico-intervista-a15-30587737622.shtml" target="_blank">Ilaria D'Amico</a>, che al nono mese pesava meno di me adesso, una che ha la messa in piega incorporata come io ho le sopracciglia incolte, allora posso tirare un sospiro di sollievo.<br />
Sì perché non so voi, ma da quando è nata la pupa, la faccenda _sesso coniugale_è diventata rara e complessa.<br />
Nelle prime settimane di Elena non c'era proprio il pensiero né la pulsione; ai primi timidi tentativi la cicatrice del cesareo tirava orribilmente, e, soprattutto, non avrei mai sprecato preziosi minuti di sonno della piccola in cose cose non fossero dormire a mia volta.<br />
Con il passare delle settimane qualche incontro ravvicinato con Marito c'è stato eh, ed è stato bello, intendiamoci. Però sempre all'ultimo posto nella scala delle cose-da-fare-quando-la-ragazza-dorme, con Dormire sempre saldamente al primo posto, seguito da Fare la doccia e, con il rientro al lavoro, Arrabattare il corso/correggere le tesi. E intanto la mia coppia di anime gemelle, di metà ricongiunte diventava un cliché: dopo un figlio poco sesso&molta fatica, meno complicità&più discussioni.<br />
<br />
In tutto ciò il corpo non aiuta per tre validi motivi:<br />
1) la<b> trasformazione</b>. Quando avevo il pancione mi sentivo una meraviglia, con quella sporgenza grande, ma soda e viva. Dopo invece, al posto del sederino sporgente di Elena inutilmente cefalica, pappette molli e ciccia in ricordo. Anche ora che qualche chilo l'ho perso vedo i miei addominali storditi e accovacciati che cercano di riprendersi dopo il taglio. Insomma, anche una volta passato il dolore fisico, resta il disagio di un corpo che straborda dall'immagine che hai di te stessa, che ti mette a disagio.<br />
<br />
2) la <b>depilazione</b>. Dai, siamo oneste, ci sono volte in cui si dice di no non per calo di desiderio ma per irsutismo. Non avevo tempo per lavarmi, figuriamoci per depilarmi. E con l'inverno la pelliccia fa caldo, e poi l'estetista chiusa nel solo pomeriggio libero in quattro mesi... idem per i capelli, che se non curati nel mio caso diventano una specie di<i> </i>cespuglio della savana.<br />
<br />
3) <i>last but not least</i>. <b>rischio gravidanza</b>. Ora sono rilassata in materia, ma nei primi mesi avevo davvero timore di ritrovarmi Elena in veste di sorellina maggiore, principalmente per l'angoscia al pensiero di un altro parto. E giusto quel giorno che uditeudite!, mi ero depilata e scrostata il pigiama di dosso ho saputo di quella mia compagna di scuola che aveva avuto la seconda bambina a dieci mesi esatti dalla prima. Due figlie in un anno. Inutile raccontare com'è andata quella serata.<br />
<br />
Però intanto ho corso il rischio di non avere più un marito ma un coinquilino. Uno che la sera tiene la piccola e dà una mano in casa. E un filo di nostalgia per il "prima" , quando la cosa più bella del mondo ovvero mia figlia non c'era, e tutta l'attenzione era l'uno per l'altra, ogni tanto emerge. E allora, a volte perché mi va, a volte perché anche senza tripudio di ormoni è comunque una cosa bella, mi metto in tiro (giusto un po', dal pigiama all'abito da sera la strada è lunga) e aspetto Marito. E un altro mese di<a href="http://inindiaperduemesi.blogspot.it/" target="_blank"> lontananza</a> da un lato dà ampio margine per una seduta dall'estetista di quelle brutali, e dall'altro dà modo di aspettare, contare i giorni, sentirsi di nuovo la ragazzina che non vede il fidanzato da un po'.<br />
E soprattutto dà modo di organizzarsi con le provvidenziali zie per avere campo libero. Occhio Elena amore mio, che la tua vita di figlia unica potrebbe cambiare presto. O forse no, ma avrai una mamma e un papà più contenti in ogni caso.Unknownnoreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-36522564470997627322012-04-05T12:50:00.004+02:002012-04-05T19:02:28.705+02:00La Madonna e la suocera di zuccheroE così l'ho fatto di nuovo, ieri sera. A una visita a sorpresa dei miei suoceri annunciata alle 20:30 e rimandata di una mezz'oretta dal marito ho reagito male, malissimo.<br />
La storia è lunga da raccontare, e il pregresso ancora di più, di base posso dire che il conflitto - finora latente, ora più manifesto - è principalmente con la suocera, madre di due figli maschi e donna dal carattere forte. I miei suoceri vivono a un paio d'ore d'auto da qui, sono in pensione e sono abituati a organizzarsi come e quando gli pare: saltano in macchina e via. La mia necessità di essere avvertita con un minimo di anticipo non l'hanno mai capita, e ora si aggiunge, per un'incomprensione di un mese fa, la non dichiarata, ma chiara volontà di non avere a che fare con me. Al livello che chiamano mio marito in India via Skype piuttosto che telefonare a me nella stessa provincia per sapere come sta Elena. Io noto queste cose, accumulo tensione e poi sclero a modo mio, cioè diventando di ghiaccio con loro.<br />
Io ho le mie colpe in questo, lo so: sono poco elastica, cerco di pianificare tutto mi irrigidisco facilmente quando ci sono variazioni tipo suoceri a sorpresa a casa alle 21, e mi chiudo a riccio alle critiche o alle osservazioni che non mi piacciono - e l' impostazione di mia suocera, non solo con me, ma in generale è _se uno dice A allora lei critica e spiega perché invece è B_. E capisco che avere a che fare con una donna sulle sue non sia facile.<br />
<br />
Però ci sono anche colpe che non ho, tipo quella di essere diametralmente opposta a lei per carattere, per inclinazioni e per reazioni. Io non piango per ottenere quello che voglio, per dirne una (sì, lo so, cattiveria al volo, ma sta cosa del pianto mi sconvolge ancora: se lo facesse davanti a me non so che reazione potrei avere). Io cresco mia figlia in un modo diverso da come lei ha cresciuto i suoi trent'anni fa (ommioddio! che rivelazione!).<br />
Mi dico che dovrei solo essere più leggera, prendermela di meno così da vivere meglio tutti, ma come faccio, se il solo pensiero di un'interazione mi appesantisce di ansia e insofferenza?<br />
<br />
Mia nonna ogni tanto mi racconta una storia popolare delle nostre parti. La Madonna non aveva suocera, quindi le fu chiesto (forse dagli angeli?) se volesse averne una, e lei rispose: "Nemmeno se fosse fatta di zucchero!". Questo per dire che anche la donna perfetta vacilla davanti alla madre del suo uomo. E che faccio io, che la suocera ce l'ho, e decisamente non fatta di zucchero?Unknownnoreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-46779177995795087222012-04-02T16:42:00.002+02:002012-04-02T16:42:36.581+02:00Survivor | Di madri, figlie e figlie-madriNuove prove estreme: essere mamma e figlia nello stesso momento.<br />
<br />
Succede se Marito va <a href="http://inindiaperduemesi.blogspot.it/" target="_blank">in India per lavoro</a> e ti ti trasferisci armi pupa e bagagli a casa dei tuoi. E tua madre è un grandissimo aiuto nella cura di tua figlia ma, appunto, è tua madre. Quindi mentre tu controlli che tua figlia non abbia freddo tua madre controlla che tu abbia la maglia di lana.<br />
Tu decidi di portare tua figlia a fare una passeggiata e tua madre ti fa l'interrogatorio come alle medie "Dove vai? quando torni? perché esci? ma è proprio necessario?".<br />
Tua madre fa mangiare tua figlia e nel frattempo controlla che tu finisca tutte le tue verdure.<br />
Tu vuoi preparare il pesce alla bambina e allora "ma perché non fai la carne?" tu prepari la carne "ma non sono meglio due legumi?", e il giorno dei legumi, ovviamente "Ma non è meglio il formaggino?"<br />
<br />
Tu un po' sopporti, un po' ti arrabbi, un po' ti godi questa condizione bipolare di figlia con una figlia. Per il riposo fisico e mentale, e perché sai che il DNA non mente: fra trent'anni sarai tu a controllare se tua figlia, diventata madre, ha la maglia intima.Unknownnoreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-1850929751699758322012-03-19T13:01:00.001+01:002012-03-19T17:10:59.823+01:00Autoironizzatevi questo - aka la sagra dell'intolleranza, se è quello che voleteE' una settimana che penso a<a href="http://seavessitempofarei.blogspot.com/2012/03/autoironia-ma-anche-no.html" target="_blank"> questo post</a> di Seavessi.<br />
In breve: Seavessi, mamma di due bimbe, di cui una di pochi mesi, ha ricevuto da un collega una lista di <i>10 passi falsi da evitare in società </i>che una mamma dovrebbe rispettare. Il collega gliel'ha mandata perché "<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 17px; text-align: justify;">so che non ti manca l'autoironia"</span> .<br />
Non vi dico quanto fa ridere la lista. Anzi sì, ve lo dico: fa ridere talmente tanto che mi è venuta voglia di fare una controlista.<br />
<br />
Mi sta bene che chi non ha figli non sia interessato all'argomento, ci mancherebbe: io stessa, non più tardi di un paio di anni fa, pensavo che l'ovetto fosse solo il prodotto di una gallinella, o che i bambini di notte dormissero. So bene che i bambini maleducati, tirati su senza alcun pensiero per le norme elementari della convivenza civile, esistono e danno fastidio.<br />
Però da qui a pretendere di far finta che i figli degli altri non esistano ce ne vuole. Anche perché, per citare SeAvessi, <span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 15px; text-align: justify;"><i>Latest news, siamo stati tutti bambini</i>. </span><br />
Se invece vogliamo metter su la sagra dell'intolleranza, fatemi passare, ché io ne sono la madrina. Tutti possiamo avercela con tutti, in questo mondo. Io sbranerei chi sente la musica con le cuffie a volume folle; chi urla al cellulare; chi sgomma e accelera davanti alle strisce pedonali; chi è troppo lento nei camerini di prova; chi alla cassa del supermercato riempie con calma le buste in ordine cromatico mentre la mia spesa giace sul banco. Sbranerei un sacco di persone, in generale. Ma non categorie intere. Quindi capisco chi ce l'ha con <b>una</b> mamma, quella che lascia che i figli distruggano un negozio perché "vogliono solo giocare" o che non riprende il decenne che sputa "per gioco" a un passante (true story). Ma non si può avercela con <b>le </b>mamme, perché è miope, facile, banale, scontato e ingeneroso. Perché tutti, anche quelli che "ai miei tempi io non rispondevo male" siamo stati bambini, e TUTTI da bambini abbiamo avuto i nostri momenti pestiferi.<br />
<br />
Seavessi ha replicato alla lista (in corsivo qui sotto) con il <a href="http://seavessitempofarei.blogspot.it/2012/03/cacca-pride-ebbene-si.html" target="_blank">Caccapride</a>, al quale prossimamente parteciperò con orgoglio. Oggi invece propongo una controlista:<br />
<br />
<br />
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">10 passi falsi in società da evitare più dei pidocchi </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ovvero: tutto quello che pensavate di poter dire, fare (o baciare) in quanto madri, il più delle volte, spiace: non si fa! </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">10 passi falsi in società da evitare più della gonorrea.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ovvero: tutto quello che pensavate di poter dire, fare (o baciare) in quanto <i>children free</i>, il più delle volte, spiace: non si fa!</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">1) Non si parla di cacca in pubblico. Mai. Neanche se «è bellissima». Perché la cacca non è mai bellissima, innanzitutto. E poi puzza. Sempre. A voi sembra di no, ma sono gli ormoni. Cioè: sostanze prodotte in natura col dichiarato scopo di consentire a una donna normale di occuparsi di una bestiolina isterica abbastanza a lungo da garantire la sopravvivenza di entrambe. </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: #222222;">1) </span><span style="color: blue;">Non si parla del vostro transito intestinale in pubblico. Mai. Neanche se è al centro dei vostri pensieri. Neanche se pubblicizzate un noto yogurt. Neanche se il bifidus è il vostro compare di cresima. Perché della vostra naturale regolarità non gliene frega niente a nessuno. A voi sembra estremamente interessante, ma quando chi vi sta di fronte mentre rivelate "Sai, mi basta una colite e rientro in quella gonna" annuisce con cortesia, non lo fa perché sia interessante quello che dite, ma perché è un genitore che ha passato una notte in bianco, e muovere la testa gli/le serve a non addormentarsi.</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">2) Non si parla al plurale. Voi non avete «fatto proprio un bel ruttino», voglio sperare. Voi non avete «mangiato tutta la pappona, gnam». Ma soprattutto: voi non avete (e non avrete mai, mi auguro) «il culetto tutto rosso», «le colichette», «i dentini che inossano». (Figuriamoci «fatto tanta cacca» - bellissima o no). </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">2) Non si parla al plurale. Voi non avete "giocato un'ottima partita contro l'Inter". Voi non avete "vinto le elezioni". Al massimo avete "guardato la partita/il risultato delle elezioni stravaccati sul divano". Dove il plurale è dato dal duplice soggetto di voi e la vostra panza da birra.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">3) Non si abusa - almeno professionalmente - del «sailabambina» (ovvero della giustificazione definitiva: Hai consegnato la relazione? «No, sailabambina: è stata male»; Ne parliamo domani in riunione? «No, sailabambina: ha la recita di Natale»). Se la bambina è veramente cagionevole, o molto mondana, inventatevi un cane. E un veterinario sempre in ritardo. </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">3) Non si abusa professionalmente del "sai il cane". Lo sanno tutti che è una balla, perché non avete voglia di lavorare e scaricate le rogne a quella appena rientrata dalla maternità perché "sai il veterinario è sempre in ritardo". E, sappiatelo, 5 mesi di maternità non sono 5 mesi alle Maldive. Ebbene, no. Sapevatelo.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">4) Non ci si offende mortalmente se l'invito a quel matrimonio non è stato esteso ai bambini. Ai matrimoni comanda la sposa, e una sarà pure in diritto di organizzare un ricevimento formale di sera - o una sessione di bungee jumping nuziale - senza doversi preoccupare dell'animazione under 3. Certo: il vostro matrimonio era di giorno, col menu bimbo e due pagliacci prezzolati. Ma voi avevate un figlio, appunto. </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">4) Non ci si offende mortalmente se al matrimonio ci sono bambini che - ommioddio - non sono ologrammi ma creature vere che nelle 12 ore di maratona del pranzo di nozze si fanno vedere o -orrore- sentire. Ai matrimoni comanda la sposa, e se vuole tutti i suoi nipoti o gli amichetti dei suoi figli sarà pure in diritto di organizzare la succursale di un asilo nido. La prossima volta che volete festeggiare senza marmocchi intorno, andate al funerale di quella che ha organizzato il bungee jumping nuziale.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">5) A proposito di ricorrenze: Non si usano le foto di un neonato vestito da Babbo Natale (scattate a luglio, peraltro, per venire incontro alle tempistiche di stampa) per augurare urbi et orbi «Buone Feste». È consentita una tiratura limitata per nonni e zie, previa promessa di far sparire ogni prova entro il tredicesimo compleanno dell'accaldato mini-modello. </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">5) A proposito di ricorrenze: non si usano le tristissime card comprate a mazzi da 100 tutte con la stessa scritta, o, peggio, lo stesso sms mandato a tutta la rubrica. </span><span style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Meglio le foto di un neonato vestito da babbo Natale: di sicuro non verranno riciclate per l'anno successivo, a differenza del vostro sms. </span></span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">È consentito un modesto uso del tasto "inoltra" previa garanzia di conoscere la differenza tra pronomi maschili e femminili, e relativi destinatari.</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">6) Non si fa salire su un treno - o peggio: un aereo - il minore senza aver provveduto a organizzare forme varie di intrattenimento (quieto) per una durata almeno doppia - ma meglio tripla - del tempo di percorrenza. Nel malaugurato caso in cui neanche tutta la gadgeteria ufficiale Disney dovesse bastare a placare l'improvvida crisi di nervi, non si risponde scocciate ai compagni di viaggio esasperati. «È solo un bambino» non è certo un motivo sufficiente a perforare i timpani di 200 disgraziati intrappolati 13000 metri sopra il livello del mare. </span></i></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">6) Non si sale su un treno - o peggio: un aereo - se si è maggiorenni dotati di cuffie che fanno sentire i rutti del vostro batterista preferito fino a sette file dietro. Nel malaugurato caso in cui non poteste ostentare il vostro sbrilluccicoso i-coso, non ci si attacca al cellulare - o al vicino di volo - raccontando del proprio transito intestinale con volume da </span><span style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">perforare i timpani di 200 disgraziati intrappolati 13000 metri sopra il livello del mare. Certo che poi un bambino si innervosisce, a sentirvi.</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">7) Non si assume che qualunque superficie piana, ovunque disposta, possa efficacemente essere adibita a fasciatoio (a meno che tale superficie non si trovi a casa di vostra madre, nel qual caso: sentitevi libere). Il fatto che siate state invitate a portare il piccoletto con voi vuol dire che i vostri amici (beati loro) vi considerano ancora dotate di qualche traccia di senno, non che hanno deciso di immolare il divano di pelle nuovo alla causa della «cacca bellissima». </span></i></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<i><span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: blue;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i>7) </i>Non si assume che qualunque superficie piana sia fatta per stenderci le vostre gambe pelose </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">(a meno che tale superficie non si trovi a casa di vostra madre, nel qual caso: sentitevi liberi)</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">. Il fatto che siate stati invitati a mettervi comodi vuol dire che i vostri amici con figli vi considerano ancora dotati di qualche traccia di buona educazione, non che hanno deciso di trattarvi come se aveste 13 mesi e nessuna consapevolezza di cosa "non si fa".</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><br />
<div style="color: #222222;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<div style="color: #222222;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i>8) Non si fermano donne incinte per strada, non si attacca bottone in fila al supermercato con la scusa della pancia, non si elargiscono consigli non richiesti per la rapida cicatrizzazione dell'episiotomia sotto il casco del parrucchiere. Il fatto che vi accumuni un'esperienza importante come la gravidanza non vi rende tutte parte di un club di confidenze intime. Come dice una mia amica saggia: partoriscono pure i gatti. </i></span></div>
<div style="color: #222222;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i><br /></i></span></div>
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">8) Si fermano le donne incinte per strada: si fanno passare prima. Si fermano al supermercato: si fa saltare loro la fila. facoltativo attaccare bottone: in genere una donna incinta è contenta di sentirsi dire: prego, prima lei. Si fermano le donne incinte sull'autobus, se loro sono in piedi e voi seduti, e si cede loro il proprio posto. Non fate finta di non vederle, non convincetevi che siano obese. Quella pancia sporge perché c'è un bambino dentro, non un barile di birra: quella è la vostra.</span><br />
<div style="color: #222222;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="color: #222222;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
</div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 17px; text-align: justify;">
<div style="color: #222222;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">9) Non si dà per scontato che la propria configurazione familiare sia quella standard. Pertanto, non si dice «prima chiediamolo alla tua mamma» al bimbo che vuole un altro dolcetto al buffet di compleanno. Non si rassicura la piccola caduta di bicicletta con «adesso andiamo dal tuo papà». E mai - mai, mai, mai - ci si lascia scappare qualsivoglia commento su qualsivoglia somiglianza tra qualsivoglia adulto e un bambino del quale non si conosca l'albero genealogico con assoluta - assoluta - certezza . </span></i></div>
<div style="color: #222222;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">9) Non si dà per scontato che la propria idea di configurazione familiare sia quella standard. Non si chiede alla mamma di un 9mesenne "Ma sei di nuovo incinta o sono i resti della gravidanza di prima?". Non si chiede a una che ha avuto venti punti di sutura al parto: "Beh, quando ne fai un altro?". Non si chiede a una mamma di 4 figli "Beh, mica ne vorrai fare un altro?". E mai - mai, mai, mai - si chiede a una coppia "E voi, figli niente?" <i>(cit. <a href="http://ninacerca.blogspot.it/" target="_blank">blog di Nina</a>, </i>ndA)</span><br />
<div style="color: #222222;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 17px; text-align: justify;">
<div style="color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">10) Non si pensa di essere - al mondo in splendida solitudine - perfettamente in grado di fare tutto: che ci vuole. Se avete una tata affidabile, nonni scattanti, una splendida carriera, bambini geniali oltre che educatissimi, un marito devoto e neanche una smagliatura, non è che siete più brave delle altre. O siete Angelina Jolie, o siete solo più brave a raccontarvela.</span></i></div>
<div style="color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;">
<i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;">
<span style="color: blue; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">10) Non si pensa di essere perfettamente in grado di fare tutto: se avete più tempo per fare straordinari, andare dal parrucchiere, viaggiare per il mondo, preparare cenette, non è che siete più furbi di chi ha avuto figli e non ha nemmeno il tempo per pettinarsi. O siete orgogliosamente child free, o siete solo con i paraocchi.</span></div>
<div style="color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="color: #222222;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-72889389317182776092012-03-08T11:19:00.003+01:002012-03-08T11:19:57.433+01:00Estrazione del giveaway!Grazie per aver partecipato numerose al mio <a href="http://unpomamma.blogspot.com/2012/02/whys-your-name-il-mio-primo-giveaway.html#comment-form" target="_blank">giveaway</a>!!<br />
e la vincitrice è....<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i><span style="color: magenta; font-size: large;">Gracy!</span></i></b></div>
<br />
Congratulazioni cara!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPe_C5AfrtlZlAhSPE7yMM9UfyrkU6f-PcuJm1OSVFnbhRpp4ME1omVP10wL64zwUrW62dyQoSvvj0e0X1G4r9CAPiMhYoLSlofacNz-hbQHS0TECb3wvYhJ-qGQX9RlYfbEhzuRDik4W3/s1600/giveaway.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPe_C5AfrtlZlAhSPE7yMM9UfyrkU6f-PcuJm1OSVFnbhRpp4ME1omVP10wL64zwUrW62dyQoSvvj0e0X1G4r9CAPiMhYoLSlofacNz-hbQHS0TECb3wvYhJ-qGQX9RlYfbEhzuRDik4W3/s400/giveaway.png" width="322" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-58703804965416142552012-03-05T12:15:00.002+01:002012-03-08T11:26:46.976+01:00SOS Latte (niente paturnie sull'allattamento, tranquille)<span style="color: blue;"><b>Update</b>: grazie a tutte dei suggerimenti! mi sono fatta un'idea, e ho deciso come fare.</span><br />
<span style="color: blue;">1) Ignoro bellamente quello che mi ha detto il pediatra</span><br />
<span style="color: blue;">2) verso l'anno di Elena (a giugno) comincio ad inserire <i>gradualmente</i> il LV, che sarà:</span><br />
<span style="color: blue;"> - parzialmente scremato</span><br />
<span style="color: blue;"> - diluito (per poi arrivare gradatamente al quello "liscio"</span><br />
<span style="color: blue;"> -<b> senza</b> zucchero</span><br />
<span style="color: blue;"> - con un biscotto al mattino</span><br />
<span style="color: blue;"><br /></span><br />
<span style="color: blue;">Ho chiesto anche un parere a un'amica nutrizionista, che si è detta d'accordo sul latte parzialmente scremato, perplessa per la mancanza di diluizione, sconcertata per l'introduzione prima dei 10-12 mesi, e basita per zucchero!</span><br />
<span style="color: blue;"><br /></span><br />
<br />
Sono perplessa.<br />
All'ultimo tagliando di controllo (pupa in perfetta forma, lunga e vivace) il pediatra mi ha suggerito di cominciare a dare a Elena (8 mesi) il latte vaccino, prendendo quello della Centrale parzialmente scremato, senza diluizioni e con l'aggiunta di un cucchiaino di zucchero e un biscotto. Il tutto con il solito tono cattedratico.<br />
Ecco, parliamone:<br />
<br />
1) ma non si legge dappertutto che il LV va dato dopo l'anno?<br />
<br />
2) perché parzialmente scremato? se non bevono i bambini il latte intero allora chi?<br />
<br />
3) zucchero e biscotto? e già che ci siamo, un po' di ragù no?<br />
<br />
Mamme, aiutatemi! Ora Elena prende il Mellin 2, più o meno mezzo litro al giorno - e ho scorte a morire, che naturalmente NON butterò, ma prima o poi finiranno -. Che faccio?<br />
<br />
<br />
<br />
PS. Prestissimo l'estrazione del<a href="http://unpomamma.blogspot.com/2012/02/whys-your-name-il-mio-primo-giveaway.html#comment-form" target="_blank"> giveaway</a>!Unknownnoreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-18457219655522662612012-02-28T10:09:00.002+01:002012-02-28T10:21:53.899+01:00Cosleeper part-timeA otto mesi dalla nascita di Elena, ho definitivamente compreso che nella genitorialità la prima regola è che non ci sono regole. (sì lo so, essere mamma è ' meno violento che stare nel Fight Club dell'omonimo film, ma è altrettanto duro, su questo saremo tutte d'accordo). Puoi negoziare, cercare di importi, blandire il pargolo: una volta funziona e cinque no, più o meno, almeno finché i bimbi sono molto piccoli (sotto l'anno, diciamo).<br />
<br />
Questo si applica soprattutto nei due campi più delicati dell'accudimento di un pupo: alimentazione e sonno. Tralasciando l'ancora doloroso capitolo dell'allattamento, direi che con il sonno mi ero illusa.<br />
Elena ci ha abituato da subito molto bene, fin troppo: Un po' per l'aiuto ala regolarità dato dal biberon, un po' per tendenza personale ( o genetica? con due genitori dormiglioni non è che poteva venire fuori un'insonne cronica), fin dalle prime settimane di notte si faceva cinque/sei ore di sonno filate. Dormiva molto anche di giorno, e, come dice mia nonna "sonno chiama sonno", no? crescendo le ore di pausa notturna si sono allungate, e io quasi mi vergognavo a far vedere il mio faccino riposato a certe mamme con il Grand Canyon sotto gli occhi.<br />
<br />
Passati i primi sei mesi ho pensato "E' fatta, la parte dura è finita". O forse non l'ho neppure pensato, ero ormai così abituata a dormire bene che non pensavo le cose potessero cambiare.<br />
E invece.<br />
<br />
Invece, all'alba dell'ottavo mese di vita di Elena <a href="http://unpomamma.blogspot.com/2012/02/altro-che-crisi-del-7-anno.html" target="_blank">qualcosa è cambiato</a>. Abbiamo cominciato con un'influenza familiare e la sua prima febbre. Volevo tenerla d'occhio durante la notte e me la sono tenuta vicino per quattro-cinque giorni. Poi, a febbre passata, ho ingenuamente tentato di riportarla nel suo lettino accanto a quello di mamma e papà. Come no. Finita l'influenza, è cominciata la famigerata crisi dell'ottavo mese: mamma, mamma, mamma, sempre mamma. Soprattutto quando è stanca. Soprattutto di notte. All'inizio ho pensato di tenere duro, di "educarla al sonno" come si dice. Ma lei si svegliava autenticamente disperata, e si calmava solo se le parlavo (sempre odiato le ninnananne, la ragazza), tenendola in braccio. Rimessa giù nel lettino, nuova scena di disperazione. Messa vicino a me, sonno angelico.<br />
Una, due, tre, quattro volte per notte: alla fine prima o poi cedo. Me la prendo e la metto vicino a me. Il papà la cinge con un braccio nel dormiveglia e dormiamo saporitamente fino al mattino.<br />
A metterla nel lettino ci provo sempre, sapendo che nel corso della notte mi alzerò. A volte ci sorprende, rimettendosi a dormire dopo un giro di ciuccio e una carezza, e ogni tanto capita che resti fino a mattina nel suo lettino.<br />
<br />
Alla fine me ne sono fatta una ragione, perché in effetti, mi dico, se dorme così bene con noi vuol dire che è quello l'istinto che ha. D'altronde anch'io dormo meglio con il suo papà che da sola. E se ora è nel pieno della paura dell'abbandono, l'ultima cosa che dovrei fare è abbandonarla, no?<br />
<br />
Insomma, il nostro menage funziona abbastanza bene così, ogni tanto certamente le notti sono pesanti, ma spero che tra qualche tempo con una fiaba (ninananne giammai!) e un rituale della buonanotte potremo farcela senza grossi traumi. In fondo la ragazza ha un grande vantaggio rispetto a me: lei cresce.<br />
<br />
Questo post partecipa al<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://genitoricrescono.com/blogstorming_banner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://genitoricrescono.com/blogstorming_banner.jpg" /></a></div><br />
<br />
<span style="color: #333333; font-family: 'Courier New', Courier, Fixed;"><span style="font-size: 12px;"><br />
</span></span>Unknownnoreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-79167854217796772952012-02-10T17:35:00.001+01:002012-02-10T17:45:15.219+01:00Autospettegolamenti | Premio Versatile BloggerMolto in ritardo rispetto agli altri blog, ringrazio di cuore <a href="http://unounotre.blogspot.com/" target="_blank">Gracy</a> e <a href="http://brioscina-abunintheoven.blogspot.com/" target="_blank">Brioscina</a> per il premio Versatile Blogger!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-UO5VJfOUvbc/TxgAGqKq6wI/AAAAAAAAAvQ/yiTu_2_JUbI/s220/VersatileBloggerAward.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-UO5VJfOUvbc/TxgAGqKq6wI/AAAAAAAAAvQ/yiTu_2_JUbI/s220/VersatileBloggerAward.png" /></a></div><br />
Ed ecco sette cose su di me:<br />
<br />
1. Io e Marito siamo stati compagni di banco al liceo. Eravamo solo amici però, quel tipo di amici che si raccontano le rispettive vicende sentimentali e non hanno la minima attrazione l'uno per l'altra - cose possibili solo nell'adolescenza, appunto- . E se all'epoca mi avessero detto che sarei finita ad avere una figlia con il mio compagno di banco mi sarei rotolata a terra dalle risate.<br />
<br />
2. Lavoro come professore a contratto all'università: pochi soldi, tanti impegni, colleghi squali, precarietà da vendere. Ma mi piace insegnare e lavorare con gli studenti - anche se una buona metà la strozzerei, meno male che l'altra metà compensa -. E l'adrenalina prima di un convegno dove la mettiamo (che cosa da sfigati, ne sono consapevole)<br />
<br />
3. Ho due sorelle minori, Zia Fatamadrina e Zia Giovane. Da piccole ci filavamo poco per la differenza d'età ( io nel pieno della tempesta adolescenziale mentre loro erano bambine), da più grandi ci siamo scannate come si fa normalmente tra sorelle, e ora non so che farei senza di loro. Scegliere la madrina di Elena tra le due è stato difficilissimo, e sono riuscita a selezionarne una (Zia Fatamadrina, appunto) solo promettendo all'altra (la più piccola, quindi Zia Giovane) e a me stessa di darle al più presto l'occasione di essere madrina a sua volta<br />
<br />
4. (si capiva già dal punto 3) Non vedo l'ora di avere un altro figlio! non me lo so spiegare, sarà qualche ormone superstite della gravidanza ancora in circolo, non so. Ma fosse per me ne farei un altro domani, anzi anche stasera (Marito, a che ora torni?). Per la verità nella mia testa c'è un'altrA bambinA, forse perché avendo già una figlia non riesco a immaginare qualcosa di diverso. O forse per il desiderio di riutilizzare tutti questi vestitini rosa, chissà.<br />
<br />
5. Sono una maniaca dei telefilm. Li ho visti TUTTI, in italiano, in inglese, una, due , tre, quattro volte. Quando ero incinta ho pianto tutte le mie lacrime guardando <i>Ugly Betty </i> - no, non ne vado fiera, ma comandavano gli ormoni -. Mentre travagliavo, mi addormentavo tra una contrazione e l'altra e in quel minuto e mezzo sognavo le scene di <i>Una mamma per amica </i> che avevo finito di vedere il giorno prima...<br />
<br />
6. Datemi un film o un romanzo pieno di donne, qualche travestito/transgender e magari qualche omosessuale e mi farete felice. Secondo me è tutta colpa dell'influsso combinato di <i>Piccole Donne e Lady Oscar: </i>un'infanzia segnata.<br />
<i><br />
</i><br />
7. Sono una disordinataccia nella vita quotidiana, ma una macchina da guerra nell'organizzazione. Cosa farò fra sei settimane? lo so. Cosa preparare per il compleanno di Elena a fine giugno? già deciso. Faccio liste, schemi, post-it, incastro date, impegni e scadenze come un puzzle. Se solo fossi brava a realizzare le cose la metà di quanto sono brava a pianificarle...<br />
<br />
Credo che ormai tutte le blogger che leggo abbiano già partecipato a <i>Versatile Blogger, </i>quindi non indico nomi: chiunque ne abbia voglia, si consideri premiata e invitata da me!Unknownnoreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-32823257807420299832012-02-08T13:59:00.001+01:002012-02-08T13:59:59.138+01:00Altro che crisi del 7 annoChé con la crisi del settimo anno con il partner mi sono tolta già il pensiero, visto che stiamo insieme da 12 anni. La crisi che mi preoccupa è quella dell'<a href="http://www.pianetamamma.it/il-bambino/pianto-e-sonno-il-bambino/fasi-critiche-paura-degli-estranei.html" target="_blank">ottavo mese</a>, di cui fino a un mese fa non conoscevo l'esistenza.<br />
<div>In pratica, pare che intorno ai 7-8 mesi i bimbi, diventando più consapevoli del mondo, cominciano ad avere sensazioni di paura che manifestano in diversi modi:<br />
<br />
</div><div>-<b> Particolare attaccamento alla mamma</b>. CELO. Gioca tranquilla con il papà mentre io faccio qualcos'altro, ma le basta sentire la mia voce o intravedermi mentre passo e <i>panico</i>: si dispera finché non arrivo a prenderla. Non vi dico quando mi scappa la pipì che tragedie.<br />
<br />
</div><div>- <b>Paura degli estranei</b> (compreso pediatra) . MIMANCA. Ma solo perché con questo tempaccio siamo confinate in casa da più di una settimana e quindi vede solo me e il papà. Non oso immaginare quando usciremo (perché usciremo prima o poi, vero?)<br />
<br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://nanna.blogmamma.it/wp-content/uploads/2010/03/Metodi-per-la-nanna-lasciare-piangere-il-bambino.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://nanna.blogmamma.it/wp-content/uploads/2010/03/Metodi-per-la-nanna-lasciare-piangere-il-bambino.jpg" width="154" /></a></div><div>- <b>Problemi del sonno</b>. CELO, sì che ce l'ho. E' quello che mi sta prostrando. Da che era piccolissima dorme come un sassolino nel suo lettino. Fino a un paio di settimane fa, quando credo siano coincise la sua prima influenza e l'inizio di questa crisi dell'ottavo mese. L'ho tenuta qualche notte nel letto con me per monitorarla e praticamente non ne è uscita più. Giusto in questo periodo sto provando a farla addormentare nel lettino e non in braccio, perché aveva cominciato a svegliarsi nel passaggio dalle braccia alle lenzuola. Di giorno funziona, la notte no. Perché?<br />
<br />
</div><div>-<b> Crisi di pianto inconsolabili</b>. CELO. Mi si spezza il cuore ogni volta. Dorme tranquilla, all'improvviso comincia a piangere davvero disperata, spesso nel sonno, sempre con lacrimoni, e si calma solo se la prendo in braccio e le parlo. Niente canzoncine, niente culla, solo braccia e voce della mamma. Segue trasferimento nel lettone, se la rimetto nel suo lettino nel giro di mezz'ora succede di nuovo. L'altra notte l'ho posata nel suo lettino affianco al nostro, e al mattino me la sono ritrovata vicino. Il papà giura di non averla spostata, quindi o ci è venuta da sola, o è stata una notte così difficile che l'ho rimossa.</div><div><br />
</div><div>Ho cercato qualche notizia su internet, e avrei fatto meglio a fare una lavatrice, mi avrebbe tirato più su. La risposta tipo alle domande delle mamme di 7mesenni in crisi è: a mio figlio non è ancora passata, e ha 15 mesi/24 mesi/ 3 anni/7 anni/ 18 anni. Però sono tutti maschi, ora che ci penso.</div><div><br />
</div><div>Quindi, mamme più esperte di me, che si fa in questi casi? soprattutto, VERO CHE PASSA? e se non è vero mentitemi, ne ho bisogno, la notte si avvicina.</div>Unknownnoreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-30847961577742572672012-02-02T11:55:00.001+01:002012-03-05T12:31:32.046+01:00Why's your name? Il mio primo giveaway!<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Quando ho aperto questo blog volevo avevo da poco superato la soglia delle beta a 11.000. Ero ufficialmente incinta, finalmente. Avevo pensato a lungo a un nickname adatto, perché uno spazio dedicato alla mia gravidanza doveva essere fatto a misura a partire dal nome - nomen omen, no?- . </div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Ne avevo già uno storico, del blog "di quand'ero giovane" ma non mi rappresentava più. Era il nome della mia eroina letteraria, quindi ho cominciato a cercare un altro personaggio della letteratura, questa volta incinta. Apriti cielo: una caterva di sfighe, tristezze o mamme impresentabili, dalla mitologia greca alla narrativa americana. Io volevo solo una donna contenta di essere incinta e che partorisse senza che ci rimettessero le penne né lei né il bimbo, e che magari non uscisse di testa e/o rendesse il figlio uno psicopatico. Ho scoperto che la gravidanza felice non è un argomento letterario, insomma. Quindi ero al punto di partenza: come definirmi? <o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
E poi mi è caduto l'occhio su un souvenir di viaggio regalato da mia sorella:<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.studiolegalelagreca.it/wp-content/uploads/2011/02/matrioske.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.studiolegalelagreca.it/wp-content/uploads/2011/02/matrioske.gif" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Non potevo che essere una matrioska! chi altri contiene una persona dentro di sé? e poi finalmente un'immagine rassicurante, sorridente!<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Il nome si è rivelato anche profetico, visto che poi ho scoperto di aspettare una bimba: due donne una dentro l'altra :-)<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
E quando la mia matrioskina è nata, mi sono chiesta se il mio nickname avesse ancora un senso. Sì, direi proprio che ce l'ha. Anche senza una pupa nella pancia. Siamo comunque tante qua dentro in questo corpo: c'è la mamma, la moglie, la figlia, la sorella, la docente, la caffeinomane... A questo si riferisce la frase che accompagna il mio profilo: <i>Tu sei un uomo solo, e io una tribù di donne. </i>E' una citazione rovesciata di un verso del poeta siriano Nizar Qabbani (essì, nella mia vita precedente conoscevo la poesia araba) , che dice <i>Io sono un uomo solo e tu una tribù di donne.</i> E chissà che un giorno nella mia tribù di matrioske non si trovi lo spazio anche per una matrioskina-sorellina.<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Ecco, ora che il mio blog ha superato le15.000 visite vorrei festeggiare insieme a voi con un bel giveaway, partendo proprio dalle nostre presentazioni: quindi,<b> perché avete scelto il vostro nickname</b>? perché avete scelto di chiamarvi così? Detto in inglese che fa più<span class="apple-converted-space"> </span><i>cool</i>:<span class="apple-converted-space"> </span><i><b>Why's Your Name? </b></i><o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Il giveaway è aperto fino al 2 marzo, dopo di che verrà sorteggiata la fortunata vincitrice di questo:<o:p></o:p></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://ecx.images-amazon.com/images/I/41Bx3W6mCvL._SS500_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://ecx.images-amazon.com/images/I/41Bx3W6mCvL._SS500_.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Ecco le regole per partecipare:<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
* Confermate la vostra partecipazione con un commento a questo post.<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
* Spiegate sul vostro blog qual è l'origine del vostro nickname. Potete scriverne come ho fatto io sopra, pubblicare una poesia, una foto, una citazione...quello che preferite! Se non avete un blog, lasciate un commento qui.<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
* Prendete il banner del concorso e linkate questo post.<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
* Diventate follower di questo blog, se vi va :-)<o:p></o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<o:p>Ecco il banner:</o:p></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8EndhYteXRyQVLm6rIb8YG1McGA3i6EY_aI4_cvhYr4rVQWDGyTRjRRswyX3LVcD777A7t2wF4heb5jTnUQ6-ZkFw4EAqIk8i2PFLT96SWvXmJFvD6oDjYJfUUbYQMOP2AwZHc67KMzpP/s1600/MyBannerMaker_Banner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8EndhYteXRyQVLm6rIb8YG1McGA3i6EY_aI4_cvhYr4rVQWDGyTRjRRswyX3LVcD777A7t2wF4heb5jTnUQ6-ZkFw4EAqIk8i2PFLT96SWvXmJFvD6oDjYJfUUbYQMOP2AwZHc67KMzpP/s200/MyBannerMaker_Banner.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
<o:p><br />
</o:p></div>
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;">
Vi aspetto!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 42.55pt; margin-right: 19.1pt; margin-top: 0cm; text-align: right;">
<br /></div>Unknownnoreply@blogger.com57tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-89896163030600094282012-01-31T12:40:00.000+01:002012-01-31T12:40:40.051+01:00Il risotto che fa traboccare il vaso<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvYRKENiPIghlYxmlh2vXMwE2urJeDdluaLvpRFq5xI5kWcodfeaKLtVI2QzAsXN8sJGJQZfOsIHiL4ulJAWXWwN39XvNU_k65mk_NfHA3sJLlWqyArgyfARted5J197svhskuKbHdfETy/s1600/185_maitena%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvYRKENiPIghlYxmlh2vXMwE2urJeDdluaLvpRFq5xI5kWcodfeaKLtVI2QzAsXN8sJGJQZfOsIHiL4ulJAWXWwN39XvNU_k65mk_NfHA3sJLlWqyArgyfARted5J197svhskuKbHdfETy/s200/185_maitena%5B1%5D.jpg" width="171" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ieri eravate dalle parti di casa mia verso le 3? allora avrete visto una donna scarmigliata che singhiozzava in pigiama sul balcone. Ero io. Il riso era troppo salato.</div><div style="text-align: justify;">Non ne vado fiera, e non capisco bene che sia successo. Anzi sì. Sono reduce da una settimana di influenza globale e totale: il marito, me, la pupa. Elena è stata bravissima, ma non si schiodava da me nemmeno per un momento - scene di disperazione quando, un paio di volte al giorno, dovevo per forza allontanarmi per fare la pipì-. Io ho avuto una sola giornata di vero ko con febbre, mal di testa, mal di gola, dolori articolari tutto insieme, e meno male che è arrivata in soccorso zia fatamadrina che mi ha permesso di dormire 3 lunghe ore filate di pomeriggio. E mi sono resa conto che erano esattamente 7 mesi che non succedeva: da quando ho partorito. Per la settimana successiva il sonno di Elena è stato problematico (ora non ne siamo proprio fuori, ma va meglio), in più c'era anche il marito con l'influenza e le sue grane di lavoro ben attaccate a lui, una casa perennemente in disordine grave nonostante gli sforzi. E poi c'ero anch'io: che tiro a lucido la mia bambina ma non mi guardo nemmeno allo specchio. Che non compro un vestito da non so quando perché non mi riconosco in questo corpo. Che in teoria avrei un lavoro intellettuale ma nella pratica non riesco a leggere nemmeno <i>Io e il mio bambino</i>, altro che ricerca. E intanto la competizione feroce mi taglia fuori mentre preparo brodini. Io adoro preparare i brodini, vedere davanti ai miei occhi la mia bambina che diventa una persona piccola piccola e ben definita. E' che vorrei avere giornate di 28 ore, quanto meno: per poter riprendere a leggere, a scrivere, fare ricerca, oltre che a smacchiare vestitini e cantare canzoncine. Elena avrebbe anche una mamma migliore, più completa, lo sento davvero in profondità. Dice: Mandala al nido, no? e vai con il senso di colpa che mi attorciglia tutta. </div><div style="text-align: justify;">Tutto questo groviglio cerco di tenerlo per me, ma a un certo punto scoppio, e succede sempre, inevitabilmente con lui, <i>su</i> di lui<i>, contro</i> di lui. Che è un uomo meraviglioso, sempre calmo e dolce, quindi immaginatevi l'effetto di sentirlo urlare contro di me dopo il mio ennesimo sbocco di bile. </div><div style="text-align: justify;">Metteteci come corona perfetta della giornata un risotto (erano ormai le 3, e quello era il nostro pranzo) che si rivela troppo salato e mi sembra che mi urli dal fondo della pentola che oltre che una mamma inadeguata, una moglie arpia e una ricercatrice incapace, sono pure una pessima cuoca: adesso si capisce meglio perché singhiozzavo così sul balcone?</div><div style="text-align: justify;">Ho scritto cose senza capo né coda, e nemmeno troppo originali. Ci siamo passate tutte, lo so. Ma quando ci passi tu è un'altra storia, e spero solo di uscirne presto, non so come, ma in qualche modo farò.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">(E comunque stamattina ho avuto una rivelazione riguardo la sceneggiata di ieri: era sindrome pre-mestruale, non me lo ricordavo più cosa si provasse ;-)</div>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-29040768146330936902012-01-18T18:41:00.001+01:002012-01-18T18:51:33.804+01:00Il giocattolo preferito che non t'aspettiPupetta ha più giocattoli che mesi di vita. A Natale abbiamo fatto il pieno: luci, suoni, colori. Non ce n'era uno che non producesse qualche suono. La tredicesima del papà se n'è andata in batterie, in pratica.<br />
<div><br />
</div><div>Quindi quando giochiamo la scelta è tra il telefono (che grazie al cielo ha un volume bassissimo)<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.bimbonet.it/public/01_143470_25825961_0131_71408-telefono_parlante.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.bimbonet.it/public/01_143470_25825961_0131_71408-telefono_parlante.jpg" width="136" /></a></div><div>il dinosauro (ma chi scrive i testi di questi giochi? D come <i>dromedario</i>? una parolina più semplice no?)</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.paniate.it/articoli%5CGioco%5C14398_Exp.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.paniate.it/articoli%5CGioco%5C14398_Exp.jpg" width="200" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">il cubo parlante (di cui non si capisce un'emerita cippa nella versione inglese, <i>shame on me</i>. Lancio un appello: che c@##§ dice il bruco in inlgese?Yummy yummy yummy, I got apples (?) in my ...?)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.chicco.com/Portals/0/Products/Images/068484_200_000%20foto%202__zoom.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.chicco.com/Portals/0/Products/Images/068484_200_000%20foto%202__zoom.jpg" width="200" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br />
</div><div><br />
</div><div>la palla sonora (che si attiva anche con un sospiro: quando metto in ordine i giochi mentre la pupa dorme la maneggio come se fosse una mina)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.giocattolighiringhellis.com/assets/images/db_images/db_INFANZIA_PALLA_SONORA_CLEMENTONI2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.giocattolighiringhellis.com/assets/images/db_images/db_INFANZIA_PALLA_SONORA_CLEMENTONI2.jpg" /></a></div><div><br />
</div><div>l'inquietante dondolino (che suona anche lui solo a guardarlo)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.bimbonet.it/public/01_143443_25498278_0131_71864-dondolino_trillino_azz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.bimbonet.it/public/01_143443_25498278_0131_71864-dondolino_trillino_azz.jpg" width="200" /></a></div><div><br />
</div><div>la deliziosa coccinella carillon (che sentiva già nel pancione, e infatti è una delle prime cose cui abbia sorriso)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.bartolucci.com/UserFiles/Image/CB.22%20COCCINELLA%20IN%20VOLO-W.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.bartolucci.com/UserFiles/Image/CB.22%20COCCINELLA%20IN%20VOLO-W.jpg" width="150" /></a></div><div><br />
</div><div>E, dopo un'affettuosa mordicchiata di saluto alle antenne della coccinella, con cosa gioca Elena fra tutti i giochi a disposizione?</div><div><br />
</div><div>Con questa:<br />
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<br />
<br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.farmaciesancarlo.it/img/p/423-469-large.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.farmaciesancarlo.it/img/p/423-469-large.jpg" width="200" /></a></div><div>No, non ho sbagliato a inserire immagine. Di tutto quello che c'è in giro, lei punta regolarmente il mio tubetto di crema per le mani. Le piace manipolarlo? le piace il materiale? le piace mangiucchiarne le estremità? le piace il colore? Mistero. Di sicuro c'è che alla prossima occasione chiederò non giocattoli ma creme e cosmetici. Per la bimba, s'intende ;-)</div><div><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-86125796123093949572012-01-14T11:25:00.000+01:002012-01-14T11:25:37.002+01:00My Seven Links projects - Matrioska<span style="font-family: inherit;">Riprendo da <a href="http://aprovadimamma.blogspot.com/2012/01/my-7-links-projects-di-aprovadimamma.html" target="_blank">Aprovadimamma</a> questo gioco tra blogger molto carino. E dunque ecco una selezione ragionata di sette link speciali dal mio blog:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">post di cui vado più fiera</b><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">: <a href="http://unpomamma.blogspot.com/2011/10/ode-al-mellin-1.html" target="_blank">Ode al Mellin 1</a>. Ripercorrere la storia dell'allattamento di Elena mi ha fatto stare male ma sono contenta di avercela fatta, e a giudicare dai commenti sono riuscita a trasmettere quello che provo e provavo.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;" /><b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">post più bello</b><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">: <a href="http://unpomamma.blogspot.com/2011/07/un-po-mamma-finalmente.html" target="_blank">Un po' mamma, finalmente.</a> Scelta banale forse, ma quale altro avrei mai potuto indicare?</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;" /><b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">post più utile</b><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">: <a href="http://unpomamma.blogspot.com/2011/03/quello-che-tutte-sanno-della-gravidanza.html" target="_blank">Quello che tutte sanno della gravidanza ma nessuno ti dice</a>. Lo scelgo perché sarebbe stato utile a me se l'avessi letto su qualche altro blog!</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;" /><b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">post più controverso</b><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">: <b><a href="http://unpomamma.blogspot.com/2011/12/linsostenibile-pesantezza-di-certe.html#comment-form" target="_blank">L'insostenibile pesantezza di certe mamme</a>. </b>Dopo qualche tempo dalla pubblicazione è nato un bel dibattito che va dai pannolini lavabili all'idea di maternità</span><br style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;" /><br style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;" /><b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">post il cui successo mi ha stupita</b><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">: </span><a href="http://unpomamma.blogspot.com/2011/10/coprofilia-roba-da-mamme-astenersi.html" style="background-color: white; line-height: 19px;" target="_blank">Coprofilia - roba da mamme, astenersi pervertiti.</a><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;"> Un utile prontuario sulla cacca, ché la maternità non è tuta tetta ed esaltazione mistica ;-)</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: inherit;"><span style="line-height: 19px;"><br />
</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">post più popolare</b><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">: in seconda posizione dopo L'insostenibile pesantezza di certe mamme, </span> <b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;"><a href="http://unpomamma.blogspot.com/2011/02/nomen-omen-ma-di-cosa.html" target="_blank">Nomen Omen, ma di cosa?</a> .</b> Scelta collettiva del nome di mia figlia<br style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;" /><br style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;" /><b style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">post che non ha avuto l'attenzione che meritava</b><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 19px;">: il primo, direi. <a href="http://unpomamma.blogspot.com/2010/11/essere-un-po-incinta-ovvero-oltre-il-si.html" target="_blank">Essere un po' incinta, ovvero oltre il sì o no</a></span></span>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-32302433056548891132011-12-30T09:53:00.000+01:002011-12-30T09:53:21.042+01:00Verso CapodannoNon ho mai sentito il Capodanno come l'inizio di qualcosa di nuovo: sarà che a casa mia è principalmente un'altra tappa nella lunga maratona mangereccia delle vacanze di natale, sarà che per me l'inizio di un nuovo anno è sempre stato a settembre, ma non ho mai avvertito l'esigenza di fare bilanci e formulare buoni propositi.<br />
Quest'anno in particolare per me è cominciato alle 4.07 del 27 giugno, quando una neonata tutta capelli e ciccette è finalmente uscita dalla mia pancia, nonostante si fosse legata ben bene per restarci. Un po' sono nata anch'io quella notte. E pochi giorni fa ha- abbiamo - compiuto sei mesi: gioia e stanchezza, sorrisi e risvegli, panico e pazienza. Quindi per me, per noi, Capodanno è tra sei mesi, ma girovagando per blog mentre Elena mi dorme accanto mi è venuta voglia di fare gli auguri a tutte le donne di cui sbircio le vite.<br />
Buon anno a tutte, a chi ha trovato (un figlio, un lavoro, una passione, una Birkin) e a chi sta cercando. Buon anno alle neomamme stanche e assonnate, alle impanzate sognatrici, alle plurimamme instancabili, alle cercatrici preoccupate e allegre. Siete un mondo meraviglioso, e mi arricchite ogni volta che vi leggo. Felicità e completezza, in qualunque direzione vi porti la vita: questo è il mio augurio e il mio ringraziamento.Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-11181387307294335732011-12-23T00:11:00.000+01:002011-12-23T00:11:28.066+01:00Il piacere delle piccole cose - giveaway di Gracy-Da una fatina come <a href="http://www.blogger.com/profile/01441843486164346000" target="_blank">Gracy</a> di<a href="http://unounotre.blogspot.com/2011/12/il-piacere-delle-piccole-cose.html" target="_blank"> Uno+Uno =3</a> non ci si poteva aspettare che un giveaway dolce e positivo, al quale partecipo più che volentieri. Ecco 5 piccole cose che mi rendono piacevole la vita:<br />
<br />
1. Il tintinnio del cucchiaino nella tazza del caffè: è un suono che mi fa sentire a casa dovunque io sia<br />
<br />
2. Il rumore della pioggia mentre sono sepolta sotto le coperte<br />
<br />
3. Il cielo terso di queste giornate freddissime<br />
<br />
4. Leggere una rivista mentre Elena ronfa al sole sul lungomare<br />
<br />
5. Una doccia lunghiiiiiissiiiiiiiimaaaaa e bollente<br />
<br />
<br />
Solo a pensare a queste cose mi sento già meglio!Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-65825502965008767992011-12-09T09:13:00.001+01:002011-12-09T09:19:10.515+01:00L'insostenibile pesantezza di certe mamme<div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit; line-height: 24px;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… <b>il latte artificiale</b>? Noooo!! Fa malissimo!! Io do la tetta al mio cucciolo che ha 3 anni / 4 anni/ 5 anni/6 anni/ 7 anni/ che oggi ha dato l’esame di diritto costituzionale. (Beh, allora dammi un’alternativa: faccio morire di fame mia figlia?)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 150%;"><o:p> </o:p></span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 24px;">Quelle che… </span><b style="line-height: 24px;">il biberon</b><span class="Apple-style-span" style="line-height: 24px;">? Nooooo!! Perché metti in bocca a tua figlia plastica e caucciù?!? Io uso solo e sempre santa tetta. (E non ti chiedi se io abbia alternativa? Tanta sensibilità per tuo figlio, tanto poca per il resto del mondo)</span></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit; line-height: 24px;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 24px;">Quelle che… <b>il ciuccio</b>? Noooo!! perché metti in bocca a tua figlia plastica e caucciù? Se vuole ciucciare io le do solo e sempre la tetta!! (</span>E quando non ci sei che si fa?)</span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… <b>il passeggino</b>? Noooo, così abbandoni tua figlia!! Io uso solo e sempre la fascia!! (Anche se il pupo pesa 18 chili. Anche se devi fare 5 km a piedi. Anche se ci sono – 3 gradi. Cos'è, un nuovo sport estremo?)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="text-indent: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… <b>il box</b>? Noooo! Così abbandoni tua figlia in una prigione!! Io tengo mio figlio sempre con me! (- Ma a me sembra un luogo sicuro dove fare pratica per alzarsi, per giocare.... - "Nooo! è come una prigione, il bambino deve stare sempre con te altrimenti si sente abbandonato! - " E se devi, non dico fare pulizie o lavorare da casa, ma, tipo, fare pipì? Una doccia? - “Lo porto con me!” - E come fai, scusa? - “ Ci sono le fasce impermeabili per la doccia!” Ah, ok, hai vinto tu, sono senza parole).<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… <b>il lettino</b>? Nooo!! così abbandoni tua figlia!! Noi abbiamo fatto co-sleeping fino a 3 anni / 4 anni/ 5 anni/6 anni/ 7 anni/ notte prima della maturità (E se mia figlia si trova bene nel suo lettino che dovrei fare? Metterla di forza nel lettone?)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che…<b> le uova del supermercato</b>? Nooooo, fanno malissimo!! io a mio figlio do solo uova biologiche, ma solo se le galline me le fanno sulle scarpe altrimenti non mi fido!! (Sostituire “uova” con qualsiasi alimento, e chiedersi quanto tempo passano nelle cascine)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… <b>il pediatra</b>? Noooo, non capisce niente! Solo una mamma sa cos’è bene per il proprio figlio (Certo, perché quando partorisci ti danno anche la specializzazione honoris causa, e se diononvoglia tuo figlio si ammala fai diagnosi e prescrizione da sola)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">[Sottogruppo: quelle che… <b>gli antibiotici</b>? Noooo, fanno malissimo!! Mio figlio è guarito solo con gli anticorpi del mio latte! (certo, per un raffreddore di quelli che passano da soli. Prova a far guarire una bronchite con il latte materno)]<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="text-indent: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… <b>le vaccinazion</b>i? Nooooo, fanno malissimo!! Ci sono decine di studi blablabla (Sì, ci sono <a href="http://medbunker.blogspot.com/2011/09/notizie-vaccini-orecchie-tarocchi-ed.html">decine di studi che certificano che i vaccini NON fanno male</a>. Il medico <a href="http://medbunker.blogspot.com/2009/11/vaccini-wakefield-vaccini-autismo-e.html">che sosteneva che facessero male</a> l’hanno radiato. C’è una limitatissima percentuale di rischio al momento della prima vaccinazione, e nessuno la fa a cuor leggero, ma non vaccinare i figli è contro il loro interesse innanzitutto. Immagina quando il tuo batuffolo non vaccinato sarà un marcantonio di 30 anni che deve andare per lavoro in un Paese a rischio, sai quanto ti ringrazierà?)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… l’<b>asilo nido</b>? Noooo, fa malissimo!! Un bambino ha bisogno solo della mamma! (Risposta 1. E la mamma ha bisogno di soldi per il bambino; Risposta 2. Ma dov’è il problema se un bimbo passa qualche ora insieme ad altri bimbi seguiti da personale specializzato? Ah già, solo la mamma sa eccetera)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; line-height: 150%;">Quelle che… <b>le mamme devono seguire solo il loro istinto</b>! (Ma se non sei d’accordo con loro ti aggrediscono a suon di “Ma la bibliografia di quanto affermi, eh? Eh? Eh?”)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Care mamme di cui sopra, fate esattamente come vi pare, fate tutto quello che pensate sia giusto per i vostri figli, ci mancherebbe altro. Ma per cortesia lasciatelo fare senza sfrangimento di scatole anche a me, anche a noi altre, che siamo mamme brave e attente quanto voi, che ci crediate o no.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: small;"><o:p></o:p></span></span></div>Unknownnoreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-45780458148488899702011-11-29T09:31:00.000+01:002011-11-29T09:31:26.842+01:00Tetta taumaturgica<a href="http://www.repubblica.it/salute/benessere-donna/gravidanza-e-parto/2011/11/24/news/bimbi_pi_intelligenti_se_allattati_al_seno-25522400/?ref=HREC2-15" target="_blank">Nuova ricerca</a> sulla superiorità del latte materno. In base a questi studiosi polacchi, il quoziente intellettivo è proporzionale al numero di mesi di allattamento al seno ricevuto. Insomma se ti allattano per soli 3 mesi sarai in grado giusto di fare le addizioni, se non ti allattano avrai lo stesso q.i. di un sasso di fiume, se ti allattano fino a sei anni (anzi fino a 72 mesi, come amano classificare il tempo le fautrici dell'allattamento a oltranza) puoi correggere gli errori della teoria <span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">della </span>relatività di Einstein.<br />
<br />
Certo, non fa una piega: parlare al bambino con un lessico ampio, stimolarne le capacità, seguirlo nei primi studi, leggere per lui e con lui, magari avvicinarlo alla musica... tutte scemenze rispetto al magico elisir.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.huggiesclub.it/data/image/Guide%20to%20Feeding%20-%20Bottle-Feeding%20(Main).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.huggiesclub.it/data/image/Guide%20to%20Feeding%20-%20Bottle-Feeding%20(Main).jpg" /></a></div>Serve solo e soltanto la tetta taumaturgica:<i><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"> [questo non dipende </span>da] <span class="Apple-style-span" style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px; line-height: 20px;">un semplice composto chimico che manca nel latte artificiale. Piuttosto, potrebbe essere un 'ingrediente' complesso basato sulla qualità del latte ma soprattutto sulla speciale interazione che si crea fra madre e figlio durante la poppata. </span></span></i><br />
<i><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><span class="Apple-style-span" style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px; line-height: 20px;"><br />
</span></span></i><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #222222;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 15px; line-height: 20px;">Così, noi mamme che allattiamo con il biberon rassegniamoci, buttiamo tutti i libri per bambini, smettiamo di dire che abbiamo un rapporto speciale con i nostri figli esattamente come chi allatta al seno e torniamo nel nostro cantuccio pagato dalle multinazionali cattive.</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #222222;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 15px; line-height: 20px;">Ma per favore.</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #222222;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 15px; line-height: 20px;"><br />
</span></span>Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-38415200156795882092011-11-27T16:34:00.000+01:002011-11-27T16:34:19.882+01:00Dimmi come mangi e ti dirò chi NON seiOggi Elena compie cinque mesi, e ho deciso di proporle la sua prima pappa approfittando del papà a casa per supporto morale&materiale. Il pediatra mi ha dato la ricettina, ho parlato con la mia amica che sta già svezzando la sua bambina con successo, mi sono documentata sull'autosvezzamento che non mi ha convinto, e qualche ora fa, con attenzione e anche un po' d'emozione, ho messo sul fuoco il primo brodo vegetale della nostra vita. Mentre aspettavo che cuocesse romanticheggiavo sul tempo che passa, sui progressi , sul fatto che un anno fa questa bimba che mi riempie la vita era poco più di un sospiro nella mia pancia... poi ho aperto la pentola.<br />
LA TRISTEZZA.<br />
Cioè, io dovrei dare a mia figlia quella robina giallina smortina con il semolino? ma perché? hai voglia ad aggiungere olio e parmigiano, quello non è un pasto, è un fantasma di pasto! io ho una bimba sveglia e curiosa, perché dovrei mortificare la sua esperienza del mondo con una roba così?<br />
Melodramma a parte, devo dire che sto vacillando sulla convinzione di cominciare con le pappe ora che ne ho visto il brodo, mi chiedo se davvero sia la cosa migliore per lei. Ho improvvisamente rivalutato l'autosvezzamento, del quale comunque ci sono cose che non mi ispirano.<br />
Mamme più esperte di me, all'appello! mi faccio passare lo choc della pappina? aspetto che la pupa cresca ancora e la svezzo con le lasagne?Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9007087128866825160.post-47962991211287309702011-11-27T16:21:00.000+01:002011-11-27T16:21:03.535+01:00Five monthsCara Pupetta,<br />
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oggi compi cinque mesi! sembra ieri, sembra un'ora fa, sembra un minuto fa. Ti tenevo in braccio stravolta e dolorante per i punti di un cesareo d'urgenza, e tu eri bellissima, rosea e piena di capelli neri. Piangevi e dormivi, nient'altro, ogni tanto aprivi gli occhi di un color blu innocenza.<br />
E ora, solo un minuto dopo eccoti qui, bionda, sempre rosea e con gli occhi grigio-verde. Quante cose hai imparato a fare in cosi poco tempo... sai metterti seduta (anche se ancora non sai restarci), sai afferrare gli oggetti, sai tirare i capelli della mamma, gli orecchini della zia, la barba del papà, sai toccarmi il viso con quelle manine cicce e perfette, sai fare un sproposito di vocalizzi a decibel non misurabili, sai puntare i piedi (in senso proprio e figurato).<br />
E tra un minuto avrai sei mesi, tra due avrai un anno, e fra tre minuti avrai il primo fidanzato. Come si fa a far bloccare il tempo, e a farlo correre insieme?Unknownnoreply@blogger.com1